
Pregiatissima Provveditrice, già più volte, nell’ultimo periodo, questa O.S. è stata costretta a richiamare la Sua attenzione sulle singolarissime procedure che sottendono l’organizzazione del servizio e la gestione del personale di Polizia Penitenziaria presso la struttura penitenziaria di Barcellona. Nel caso specifico, in un turno notturno, e comunque da quanto riferito dal personale che tale situazione ha lamentato non si tratterebbe di una situazione singolare, sembrerebbe che il personale presente in servizio fosse in numero di sei o forse sette; tale contingenza lasciando trasparire chiaramente che diversi posti di servizio sarebbero rimasti senza presidio (eventualmente il fatto che potrebbe trattarsi di posti di servizio in cui non ci siano detenuti, si ritiene non sia esimente per la loro soppressione); ma vieppiù! Il Coordinatore della Sorveglianza Generale (ovviamente un Assistente) -le responsabilità oggettive e i compiti di cui lo stesso dalla normativa è investito sono chiarissime a tutti- sarebbe stato, inoltre, comandato della Vigilanza ed Osservazione di una Sezione detentiva di settanta detenuti. Sic!. Il problema fondamentale non è certamente di natura matematica, o statistica nel volere sottolineare l’assoluta incongruenza tra il numero di personale e il numero dei detenuti e perché no, il numero dei posti di servizio strategici (sembrerebbe che né della prima porta né del terzo cancello si fosse previsto il presidio, ma d’altronde con sei unità come si sarebbe potuto?). Il problema, all’esito della descrizione di questa quanto mai incredibile situazione, si manifesta sotto due profili; il primo attiene alla assoluta deroga, che l’Amministrazione di Barcellona – già in fase di programmazione!-, con assoluta disinvoltura, fa delle normative vigenti, nonché, con altrettanta nonchalance, ignorando gli accordi pattuiti con i rappresentanti dei lavoratori. Il secondo invece è relativo alla incredibile possibilità che l’Amministrazione si riserva di attribuire la responsabilità di qualsivoglia criticità si manifesti nel turno -stando così il servizio- al personale presente, senza che venga valutato l’abnorme carico di lavoro e soprattutto senza che venga, presuntuosamente, apprezzato che le condizioni perché la criticità si manifestasse sono state create dalla medesima Amministrazione. Solo incidentalmente, visto che l’episodio meriterà una apposita trattazione, Le si rappresenta che qualche giorno fa è stato elevato rapporto disciplinare ad un dipendente, omettendo di indicare, da parte del redigente, nella contestazione che lo stesso Agente era stato comandato contemporaneamente di più servizi tra di loro fortemente disomogenei. Ritenendo questa O.S., alla luce delle ripetute, ravvicinate e inaccettabili posizioni concretamente manifestatesi da parte dei Dirigenti e Funzionari barcellonesi nonché del Suo ineccepibile potere-dovere di vigilanza, si chiede un vigoroso e risolutivo intervento, affinché possano scongiurarsi episodi che pregiudichino anche in maniera grave l’incolumità del personale e la sua legittima aspettativa di essere gestito come da parte di un bonus pater familias e non come un inconsapevole e incolpevole potenziale vittima di una roulette russa.