C.C. Bologna – accorpamenti posti di servizio sezione femminile.

Egregio Direttore,
questa O.S. vuole rappresentarle il malcontento delle poliziotte penitenziarie per una alquanto discutibile gestione delle risorse umane nell’istituto da Lei diretto che non rispetterebbe né il carico di lavoro che parrebbe mal distribuito tra chi svolge turni nella sezione femminile né troverebbe spiegazione nell’impiego altrove e senza un legittimo provvedimento motivato di alcune unità femminili, già ridotte per un piantonamento.
Ci è stato riferito che una sola poliziotta deve ricoprire più posti di servizio e nello specifico: addetta alla cucina detenute, addetta vigilanza ed osservazione sezione “Girasole” e addetta vigilanza passeggi, demandando, poi, la vigilanza della portineria femminile ad un appartenente al corpo di Polizia Penitenziaria di sesso maschile. La cosa risulta alquanto strana dato che la presenza del poliziotto imporrebbe, per questioni di opportunità, lo spegnimento delle telecamere lì collocate, ma solo se e quando la sezione “Girasole” sarebbe presidiata costantemente da una donna in divisa anche per consentire agli altri operatori di lavorare in serenità e sicurezza. Ben si comprenderà che, non avendo super poteri e dovendo ricoprire tre posti di servizio, tra l’altro delicatissimi, la cosa non è per niente realizzabile. Allo stato attuale, stando così le cose che, sembra, avvengano con una certa regolarità, sarebbe auspicabile che nessuna unità di polizia penitenziaria femminile sia distolta dalla turnazione all’interno della sezione e che, anzi, ogni unità femminile impiegata in altri posti, cd cariche fisse, sia immediatamente restituita a turno, qualora priva di regolare provvedimento, o partecipi, con i dovuti rientri, a dare man forte alle turniste.

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