C.C. Bologna – gestione detenuto psichiatrico – IMPROCRASTINABILITA’ INTERVENTO URGENTE

Esimio Presidente,

Sono state copiose le note scritte da questa Segreteria, di cui l’ultima i primi di giugno, che non hanno avuto riscontro.
Ancora una volta siamo costretti a denunciare la gestione del detenuto psichiatrico I.H., per la gestione del quale si stanno adottando strategie non normate bypassando quanto disciplinato dalle regole dell’Ordinamento Penitenziario.
Degli eventi critici dei quali si è reso protagonista il soggetto de quo, in un imbarazzante silenzio dell’Amministrazione Penitenziaria la scia continua a restare il numero dei poliziotti penitenziari refertati ed il peggio si è evitato solo grazie al lungo e paziente dialogo di mediazione instaurato dal restante personale che, in una non comune opera di moral suasion, ha fatto desistere, fino a ieri, il prefato da altri propositi violenti.
L’ultimo episodio, purtroppo, è avvenuto nella giornata di ieri quando il detenuto oggettivato ha aggredito un collega, nell’intento di sottrargli le chiavi per poter aprire la stanza di pernottamento ove si trovava ubicato un detenuto transessuale con non precisi intenti dichiarati; possiamo, però, facilmente immaginare cosa sarebbe potuto accadere al malcapitato se I.H. avesse raggiunto il suo obiettivo e il clamore mediatico che avrebbe suscitato nei mass media la notizia, tenuto conto che un fatto del genere avrebbe interessato l’ A.G. per i risvolti penali.
Non esiste modo di relazionarsi, né tantomeno il medesimo è riuscito a creare un rapporto di convivenza “civile” con la restante popolazione detenuta, a cui è inviso proprio per la sua arroganza ed i suoi modi barbari.
Il personale si ritrova spaesato, esausto, sfinito, avvilito. Semplicemente non ce la fa più. I colleghi tutti si sentono abbandonati da un’Amministrazione che dovrebbe, di contro, tutelarli nel momento di estremo ed irreversibile incontro con il baratro di un’impotenza davanti a soggetti totalmente in balia dei più bassi, violenti e perversi istinti animali.
Si deve aspettare l’ennesimo evento critico che coinvolga personale penitenziario piuttosto che operatori dell’area sanitaria o detenuti?
La situazione è al collasso e l’intervento di codeste Autorità appare quanto mai impellente e improcrastinabile per scongiurare l’inevitabile che prima o poi avverrà.

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