
Gentile Provveditore
È necessario rappresentare alla S.V. una situazione persistente e grave a danno della sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Caltagirone, oltre che della sicurezza dell’Istituto stesso.
Una sola unità di Polizia Penitenziaria per turno, nell’Istituto calatino, è stato impegnata, e viene impegnata ancora, a svolgere servizio di “sorveglianza a vista” di tre detenuti contemporaneamente che nonostante pare essere ubicati in tre stanze distanti tra loro.
Il personale impegnato a svolgere tale servizio, peraltro, lo svolge in una sezione particolare con la presenza di detenuti di difficile gestione per le loro condizioni psichiche.
L’organizzazione del lavoro fatto in questi termini ci pone seri interrogativi sulla corretta tenuta gestionale del personale sia da parte del responsabile dell’Ufficio servizi che del Comandante di Reparto, responsabile della Sicurezza che né da le disposizioni.
Una situazione a dir poco paradossale e inspiegabile, forse dettata dalla scarsa capacità gestionale o peggio dal completo disinteresse per la sicurezza dell’Istituto ma, soprattutto, per l’abbandono del personale di Polizia Penitenziaria.
Simili disposizioni non sarebbero state date se ci fossero stati competenti responsabili, alla luce dei fatti accaduti nel recente passato, a costo di sopprimere altri posti di servizio non si sarebbero dovuto dare simili disposizioni che vanificano la natura del servizio stesso ma, peggio, scaricano la responsabilità all’Agente/Assistente che si trova costretto a svolgere tale servizio.
Non è dato sapere ma è assolutamente da condannare se c’è disinteresse che gravita attorno a tale situazione che determina rischi per la sicurezza del personale o la “Vita” dei soggetti sottoposti alla sorveglianza a vista.
Signor Provveditore, tale situazione deve fare riflettere l’Amministrazione Penitenziaria, senza sottovalutare che, chi ha data simili disposizione, è da perseguire immediatamente a dimostrazione del fatto che nessuno può sottovalutare la gravità di sicurezza venutasi a creare.
La scrivente organizzazione sindacale esprime solidarietà ai colleghi che sono costretti a dover svolgere il proprio servizio in simili condizioni ma non può non sottolineare che al responsabile della Sicurezza della Casa Circondariale di Caltagirone è imputabile l’abbandono del personale di Polizia Penitenziaria e il disinteresse nell’affrontare le questioni, al fine di risolvere con immediatezza.
Al di là delle responsabilità dei vertici della Casa Circondariale di Caltagirone, per il Direttore solo per il fatto che ne dispone i servizio e ne firma i mod.14/A, sicuramente vi è una grave negligenza da parte dell’Ufficio Servizi, che avrebbe dovuto prendere maggiori accorgimenti a garanzia del servizio da espletare.
Certo è che un atto di tale disinteresse, da parte dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria locali, ci dimostra che la situazione ha raggiunto livelli incontenibili e inaccettabili, violando loro stessi le disposizioni sulla sorveglianza a vista che, furbescamente, vorrebbero scaricare sul personale ivi assegnato.
Per questi motivi Le chiediamo urgenti interventi atti a determinare le responsabilità, in pregiudizio della sicurezza del personale, perseguendone i responsabili di simili azioni squalificabili.