
Egregio Provveditore,
Ancora una volta veniamo a conoscenza dell’ennesima aggressione ai danni del personale di Polizia Penitenziaria, che avvengono, oramai, con una frequenza preoccupante all’interno dell’Istituto estense.
Nel primo pomeriggio del 18/07/2021, un detenuto tunisino, si sarebbe reso protagonista di una brutale e gravissima aggressione ai danni di un Assistente di Polizia Penitenziaria, entrando addirittura all’interno della guardiola agenti, scaraventandosi sull’addetto al reparto, ribaltandolo dalla sedia e colpendolo, a terra, più volte fino al tempestivo intervento di un altro collega, giunto in soccorso, evitando, difatti, un tragico epilogo.
Il poliziotto aggredito, rimasto a terra, in stato confusionale, dopo la violenta aggressione sarebbe stato trasportato in barella presso il Pronto Soccorso in autoambulanza per le cure del caso ed avrebbe riportato una prognosi di 5 giorni, salvo complicazioni; il poliziotto intervenuto, invece, avrebbe riportato a sua volta, un trauma facciale, necessitando di urgenti cure presso il nosocomio cittadino, e giudicato guaribile in 3 giorni.
Il detenuto che si sarebbe reso protagonista di questa gravissima aggressione è già noto per altri e numerosi eventi critici, tra i quali, ripetute minacce nei confronti di poliziotti penitenziari, tentativo di aggressione con forbicine modificate sempre ai danni di personale di polizia penitenziaria, distruzione di più camere detentive, cambio di camera detentiva non autorizzata, interruzione di traduzione presso il tribunale poiché armato di lamette con rientro immediato in Istituto.
Questa Organizzazione Sindacale non può tollerare continue aggressioni, vessazioni e minacce ai danni degli operatori penitenziari, costretti a convivere quotidianamente con molteplici eventi critici, divenuti oramai una pericolosa routine all’interno della Casa Circondariale di Ferrara. Ci chiediamo se sarebbe stato possibile evitare tutti questi eventi critici, con tutti i segnali rilevati in precedenza, e quali provvedimenti verranno presi per ripristinare un clima lavorativo ormai compromesso.
Siamo difronte ad un bollettino di guerra, il personale è stremato e molto provato, oltre che decimato a causa di aggressioni quotidiane.
Il SiNaPPe chiede inoltre l’immediato trasferimento presso altro Istituto del detenuto resosi protagonista della feroce aggressione, come previsto dalle vigenti normative e se, nell’ultimo evento, siano stati presi tutti gli accorgimenti in favore del personale coinvolto nella suddetta aggressione, come disposto anche dalla circolare GDAP 3689/6139 del 22 Luglio 2020, che stabilisce: “E’ indispensabile, infatti, che il singolo dipendente avverta subito e concretamente la vicinanza dell’Amministrazione…”.