
Signor Provveditore, queste OO.SS. rappresentanti il personale in servizio presso l’Istituto Penitenziario di Frosinone, con la presente nota intendono denunciare quanto, oramai, il personale in servizio presso l’istituto in parola subisca involontariamente i voleri incomprensibili di un’Amministrazione allo sbando, incapace, insensibile, arrogante e, nel caso di cui si parlerà, anche vendicativa.
Dallo scorso lunedì 05 c.m. le scriventi OO.SS. congiuntamente, con nota scritta e per le motivazioni ben conosciute dalla S.V., indicono l’astensione dalla Mensa Obbligatoria di Servizio per il personale di Polizia in servizio presso l’Istituto di Frosinone. Da quel momento, tutto il personale, tranne qualche piccolissima eccezione, si astiene volontariamente dal fruire della M.O.S.
A distanza di qualche giorno, il Direttore emana un “Avviso”, avente n. 137/2021 e datato 09/07/2021, con il quale informa il personale che, dal 10/07/2021, gli orari di apertura della mensa saranno ridotti e, precisamente, per il pranzo aprirà dalle ore 12,00 alle ore 14,00 e per la cena aprirà dalle 18,30 alle ore 20,00, in palese violazione da quanto stabilito con le convenzioni tra l’Amministrazione e la ditta appaltatrice.
Il citato avviso viola palesemente le prerogative delle OO.SS. scriventi in quanto, con gli orari ridotti, la Direttrice non solo non permette di poter usufruire della M.O.S. a quelle pochissime eccezioni di personale che non partecipano alla protesta (e le scriventi OO.SS. hanno l’obbligo di tutelare anche loro) e che iniziano il turno di servizio alle ore 06,30 e alle 11.30 (vedasi i piantonamenti in luoghi esterni di cura) ma anche a coloro che iniziano il turno alle ore 17,30, sempre per il servizio piantonamenti, e alle ore 18.00 per il restante personale. A conclusione del citato avviso sottolinea che, i precedenti orari della M.O.S., verranno ripristinati al termine della Protesta!!!!!!!!
Ad aggravare la già inconcepibile modifica all’orario della M.O.S., però, la Sig.ra Direttrice, come se non le fosse bastato di impedire ad una parte di personale di poter fruire della mensa, in data 10/07/2021 emana un Ordine di Servizio avente n. 105 (questo diventa permanente), con il quale dispone che:
“[…]il personale che ha diritto alla M.O.S e che ha intenzione di fruire della mensa di servizio, dovrà rigorosamente provvedere a sottoscrivere il foglio di prenotazione del pranzo o della cena, messo a disposizione presso la portineria pulsanti, entro le ore 09,30 per il pranzo e entro le 16,30 per la cena. Infine raccomanda che la mancata osservanza delle disposizioni, comporta la mancata erogazione del pasto, nonché il contenzioso in sede di pagamento dei pasti […]”.
Tale comportamento da parte della Sig.ra Direttrice denota principalmente due aspetti fondamentali:
1- la mancanza di conoscenza delle norme riguardanti la M.O.S.;
2- il poco rispetto nei confronti del personale che per giuste cause protestano contro l’Amministrazione.
Le norme che regolano il diritto alla M.O.S. per il personale di Polizia Penitenziaria, sono chiarissime e nessuna di esse impone la regola della prenotazione, per di più, regola inapplicabile per le difficoltà sopra descritte, tanto che in nessun Istituto o Servizio del Distretto è attiva la regola della prenotazione.
La stessa Direttrice, con l’emanazione degli ordini sopra descritti, denota una volontà di ritorsione (e non è la prima volta) nei confronti del personale e delle OO.SS. che stanno attuando una legittima protesta, con l’astensione della M.O.S., per le ragioni ben conosciute e tantissime volte esposte.
Questa forma di rivalsa posta in essere da parte della Direttrice del Carcere di Frosinone nei confronti del personale, impone a queste OO. SS. l’interruzione, peraltro già intrapresa dalla maggioranza delle OO.SS. scriventi, di ogni forma di relazione sindacale con la Direzione, e impone di chiedere l’annullamento del citato Avviso n. 137 del 09/07/2021 e l’Ordine di Servizio n. 105 del 10/07/2021.
Con la presente, le stesse OO.SS., chiedono un’immediata ispezione in loco da parte di codesto spettabile Provveditore, affinché possa verificare personalmente la disastrosa conduzione da parte dell’Amministrazione locale, nella quale è costretto a lavorare il personale.
Alla luce di quanto sopra, confermiamo lo stato di agitazione del personale già indetto da immemore tempo, confermiamo l’astensione dalla M.O.S. e ci riserviamo di porre in essere altre forme di protesta anche eclatanti, a difesa del personale dagli attacchi di un’Amministrazione che ultimamente, oltre che allo sbando, incapace, insensibile e arrogante, si pone anche con forme di palese rivalse.