
Egregio Direttore
Questa O.S., nel richiamare la normativa a tutela della salute psico-fisica dei dipendenti, sottolinea come, da qualche tempo a questa parte, risulta che la Comandante del Reparto disponga formalmente che il personale che espleta il proprio turno di servizio presso la Sala Regia, forse proprio perché a contatto con dispositivi che emanano radiazioni, a intervallo di due ore si alterni con altro personale e di quest’ultimo vada ad occupare il posto di servizio.
La scrivente O.S., invero, nell’assunto precedente si è permessa di esprimere dei dubbi sulle ragioni di tale strategia, dal momento che se la prescritta alternanza dipendesse dalle previsioni del D.lgs, n. 81 del 2008, attuativo della Legge 123 del 2007, non dovrebbe conoscere deroghe, anche e soprattutto per le sanzioni, anche penali, che colpiscono i datori di lavoro (nel caso specifico la Direttrice).
A quanto pare, invece, la Comandante del Reparto -sembra non abbia nemmeno strutturato con formale disposizione le modalità che dovrebbero regolare l’alternanza-, prevede in alcuni quadranti e verrebbe da dire con quasi sempre le stesse unità di Polizia Penitenziaria, turni di due ore, in altri e parimenti verrebbe da dire con quasi sempre le stesse unità di Polizia Penitenziaria, invece, senza evidenti ragioni (ma di fronte alla tutela della salute non ve ne sono all’altezza di potere vantare l’attributo di “valide”) dispone formalmente che il personale non si alterni.
Tanto premesso e considerando che oltre al pregiudizio costituito dalla continua permanenza di fronte ai monitor esiste un pregiudizio rispetto alle legittime aspettative del personale di essere impiegato in risposta ad obiettive contingenze esistenti piuttosto che rispetto a valutazioni “intuitu personae” quando non anche rispetto alla casualità, si chiede a codesta Direttrice di porre un urgente rimedio alla anomalia descritta, assicurando per la totalità del personale l’attuazione di ogni previsione normativa a tutela della salute del medesimo.
Saluti