
Gentile Direttore,
con diverse note la S.V. ha comunicato alle OO.SS. la modifica degli assetti delle U.O e la proroga del periodo di prova.
Le disposizioni di cui si fa riferimento sono le seguenti;
1. Ordine di Servizio n.21 del 19 luglio 2021 Ufficio Atti di P.G. Addetto;
2. Provvedimento del 1 settembre 2021, proroga del periodo di prova dell’Addetto all’Ufficio Servizi fino al 30 Ottobre 2021;
3. Ordine di Servizio n.28 del 3 settembre 2021 Unità Operativa Atti di P.G e Comando Unità Operativa Servizio Agenti.
Alla scrivente organizzazione sindacale sono arrivate numerose segnalazioni da parte del personale
di Polizia Penitenziaria di codesta Casa Circondariale, abbastanza preoccupanti sulla tenuta democratica e
sulla trasparenza degli atti e provvedimenti emessi nell’ultimo periodo da parte della S.V.
Partiamo dal primo punto su citato, Ordine di Servizio n.21 del 19 luglio 2021 Ufficio Atti di P.G.
Addetto , non abbiamo altro da dire che tale provvedimento è in netto contrasto con il P.I.R. si legge con
meraviglia la violazione delle regole, la mancanza d i trasparenza e la sperequazione tra il personale di Polizia Penitenziaria, di quello che deve partecipare agli interpelli e quello che, invece, è scelto senza alcun criterio obiettivo, con l aggravante che non c è sta to un confronto con le OO.SS..
Al secondo punto abbiamo messo proroga del periodo di prova dell’Addetto all’Ufficio Servizi , nel quale provvedimento la S.V. scrive: visto l art.7 c 14 del vigente P.I.R. R.””, comma non attinente agli interpelli né tanto meno al periodo di prova, quanto invece, l’ultimo capoverso dell’Art.7 del P.I.R. cita- “ all’inserimento nel posto di servizio seguirà un periodo di prova, determinato tassativamente in tre mesi, al termine del quale il responsabile dell’Area e/o del Settore predisporrà un sintetico rapporto ai fini della conferma dell’incarico.”. Pur avendo citato la S.V. che il Comandante di Reparto in data 18.08.2021 ha espresso un giudizio negativo, quindi, l’inidoneità a svolgere il servizio affidatogli, la S.V. si inventa la possibilità di ulteriore periodo di prova, in netto contrato con il P.I.R.
Per il terzo punto è necessario fare analisi sull’importanza che rivestono le due unità operative e sull’importanza dell’Istituto cui la S.V. è chiamato a Dirigere. E’ del tutto evidente, come più volte detto dalla scrivente Organizzazione Sindacale che la Casa Circondariale di Siracusa ha raggiunto un’importanza tale da essere classificato il secondo in termini di capienza detenuti ma, purtroppo, con una condizione di grave difficoltà organica per la grave carenza di personale.
Se da un lato potrebbe essere condivisibile qualsiasi richiesta di riduzione delle cariche fisse dall’altro, parliamo di due U.O. di fondamentale importanza, ciò non lo diremo mai per l’Ufficio Comando e l’Ufficio Servizi.
Non abbiamo contezza della decisione della trattativa ma abbiamo appreso dalla disposizione di cui sopra la repentina necessità di ridurre di un’unità ciascuna le due U.O., ripetiamo fondamentali per la gestione del personale ma, soprattutto, per la sicurezza del personale stesso e dell’Istituto che rivestono i due Uffici.
Non può accettare ne sottacere che l’eventuale mal funzionamento dell’Ufficio Servizi, visto il numero ridottissimo cui vorrebbe essere costretto, potrebbe creare seri problemi della gestione e di carichi di lavoro, altrettanto dicasio per l’Ufficio Comando.
Forse qualcuno ha dimenticato, purtroppo pure la S.V., che per l’Ufficio Servizi non è prevista l’unità in sostituzione quanto una delle due e in C.O. o assente giustificato per svariati motivi, da quell’ufficio passa la contabilità economica del poliziotto penitenziario oltre che quella del servizio e, la riduzione, graverà proprio su tutto il personale.
Non abbiamo compreso le ragioni e non le comprendiamo ancora, se poi assistiamo a provvedimenti ad personam senza tenere conto della carenza di personale o l’assegnazione in posti di servizio che potrebbero essere di minore importanza.
Siamo realmente allarmati di simili comportamenti, li riteniamo scorretti dal punto delle regole ma ci preoccupano dal punto di vista della democrazia nella Casa Circondariale di Siracusa.
Signor Direttore, la scrivente organizzazione sindacale ritiene che sarà possibile riportare tutto all’interno di una gestione democratica e trasparente se la S.V. provvederà in autotutela a revocare i provvedimenti di che trattasi, rispristinando le regole previste dalla vigente normativa. Per quanto sopra, pertanto, attesa la difformità della valutazione, in contrasto con il P.I.R. e, ritenendo vi siano stati errori di valutazione, al fine di garantire le pari opportunità per il personale di Polizia Penitenziaria, si chiede l’applicazione delle norme e il ripristino delle regole, evitando che si attivino procedure di contrasto non utili a nessuno, chiedendo alla S.V. dia attivare la procedura in autotutela, evitando l’attrito che potrebbe determinarsi tra le parti con l’attivazione delle procedure di contrasto per dirimere il conflitto tra le parti.
Al Provveditore, che legge per conoscenza, si chiede un urgente quanto puntuale intervento al fine di riportare serenità tra le parti.