
Egregio Direttore,
a fronte di quanto si sta verificando, questa O.S. per garantire “par condicio” fra il personale in servizio presso il penitenziario da lei Diretto, ha il dovere di rappresentare formalmente il proprio disappunto sugli ordini di servizio da lei emanati inerenti la collocazione del personale presso posti di servizio il cui accesso è vincolato da interpelli regolamentati, nello specifico: Con o.d.s. n° 66 del 07.05.2021 si è disposta d’ufficio l’assegnazione di due unità presso il settore colloqui; si vuole rappresentare che per il settore oggetto del provvedimento è ancora vigente una graduatoria e se questa non dovesse essere confacente con le esigenze dell’Amministrazione in quanto potrebbe interessare solo il personale femminile bisognerebbe indire interpello straordinario affinche il personale abbia facoltà di parteciparvi e, in ultima ratio, provvedere d’ufficio; stessa necessità dell’Amministrazione viene individuata dalla scrivente O.S. all’interno del settore scorte del N.T.P. e per tale motivo non si condivide la revoca del provvedimento dell’unità femminile, inserita in posizione utile nell’ultima graduatoria e ad esso assegnata con provvedimento provvisorio in considerazione dell’obbligatoria presenza di un appartenente al corpo di Polizia Penitenziaria di pari sesso in caso di traduzione di persone private della libertà personale con provvedimenti restrittivi presso le aule di giustizia o per effettuare visite mediche con scorta. Doveroso rappresentare che, in data 12.05.2021, è stato inoltrata comunicazione di emanazione di interpello per la formazione di graduatoria per la Cucina detenuti; tale interpello non può ritenersi valido, dello stesso se ne chiede l’immediata revoca e l’emanazione di un interpello straordinario se ne esistono i presupposti in relazione all’ultima graduatoria formata. Ancora, si chiede di essere messi a conoscenza del criterio scelto per inserire nei posti di servizio soggetti ad interpello il personale appartenente al nucleo traduzioni e piantonamenti i quali allo stato attuale occupano la titolarità di due collocazioni regolamentate da interpelli e di conseguenza dal P.I.L. Alla luce di quanto fin qui esposto, si chiede l’immediata ricostituzione delle corrette applicazioni del Protocollo di intesa locale ed ancora si chiede una esatta rappresentazione alle O.S. dell’impiego di unità femminili necessarie nei vari posti di servizio per i quali è superflua o addirittura inutile la previsione di quote rosa o la dicitura di pari opportunità bensì attribuendo la necessarietà di tali figure ai fini della giusta applicazione normativa usando dei criteri identici per tutti i posti di servizio interessati da tale esigenza. Si auspica che un decisivo intervento venga messo in atto affinchè la Segreteria regionale non debba vedersi costretta a disporre le previste azioni al fine di regolarizzare quanto sopra.