
Egregio Provveditore,
Con la presente, per rappresentarLe la situazione critica/emergenziale della Casa Circondariale di Bologna, in particolare presso il reparto infermeria RH.
Questa O.S., da qualche tempo con diverse note sindacali, sia a livello provinciale dei vari distretti, che a livello Regionale, Le ha fatto pervenire diverse missive, al fine di sensibilizzare La S.V. e porre un livello di attenzione ancora più alto, con metodi e/o strumenti operativi e individuali, atti a prevenire ogni forma di violenza nei confronti di tutto il personale operante presso gli Istituti Penitenziari della Regione Emilia Romagna.
In data 28 Aprile presso la Casa Circondariale di Bologna, si è consumata l’ennesima vile aggressione ai danni di 9 colleghi della Polizia Penitenziaria, come il solito, a pagarne le spese sono i Poliziotti in servizio in prima linea, che si ritrovano aggrediti senza potersi difendere e/o prevenire l’ira dei violenti.
L’aggressore in questione, non è noto a comportamenti di questo tipo, veda le cronache dei giornali locali, difatti, lo stesso quando è stato arrestato dalla Polizia di Stato, ha aggredito gli Agenti creando tensione anche in Questura.
Allo stato attuale, il facinoroso si trova presso il Penitenziario in intestazione, i colleghi in servizio ci riferiscono delle enormi difficoltà operative e della gestione sono di estrema difficoltà, a fatica si riesce ad avvicinarsi presso la camera detentiva, dove lo stesso si trova, infatti, gli stessi Poliziotti su indicazioni dei Superiori Gerarchici, si avvicinano dinanzi la stessa, con l’utilizzo dello scudo in dotazione al personale di Polizia per le sommosse, onde prevenire che il violento compi lanci di ogni tipo o generi, atti a offendere ancora, il tutto come prevenzione di successivi infortuni sul lavoro.
Questo Segretario Regionale, Le chiede ancora una volta, com’è possibile che l’utente violento e recidivo a tali comportamenti contro le regole e la sicurezza d’Istituto, non sia stato trasferito immediatamente quando ha commesso i primi episodi di violenza, diversamente si è attesi, che lo stesso reiterasse gli stessi gesti nei confronti del personale di Polizia, infine, quali iniziative intende adottare il Signor Provveditore in questa situazione critica e per il futuro, onde evitare che succeda quanto esposto in evidenza.
Chiediamo un intervento celere e immediato, con l’allontanamento dell’utente per motivi di sicurezza d’Istituto e del personale di Polizia, e dello stesso utente a rischio che possa reiterare ulteriormente gesti violenti, poiché, l’ubicazione oramai è compromessa e non idonea più all’utente.
Alla Dottoressa Claudia CLEMENTE, che legge per conoscenza, s’invita ad adottare ogni utile accorgimenti atti a prevenire l’incolumità del personale di Polizia e dello stesso utente.
Con estrema urgenza, si chiede al Signor Provveditore di intervenire a tutela del personale di Polizia Penitenziaria.