
Queste Segreterie Provinciali, con riferimento alle note n°.1 del 04/05/2021 e n°.2 del 10/05/2021 che qui si intendono integralmente richiamate, pongono all’attenzione della S.V. Illustrissima, la tematica sulla quale verte la controversia in oggetto segnalata. Considerato che presso la sede di Rieti non sono stati recepiti i criteri regionali su cui informare la regolamentazione della mobilità interna, del personale appartenete al Corpo della Polizia Penitenziaria, tale lacuna ha determinato un depauperamento dell’azione sindacale e al contempo ha messo la direzione reatina nella condizione di regolare in modo autonomo e discontinuo i propri interessi, violando i principi del sistema delle relazioni sindacali. Rilevato che in quest’ultimo periodo la direzione ha manifestato la volontà (cristallizzata in alcuni verbali di contrattazione e non condivisa dalla maggioranza delle sigle più rappresentative) di impiegare talune figure professionali del ruolo dei sovrintendenti, appellandosi all’esperienza maturata da quest’ultimi, in determinati servizi e/o settori, senza soppesare le esigenze concrete di impiegare i sottufficiali all’interno dei reparti detentivi, nello specifico presso l’ufficio della Sorveglianza Generale, siamo obbligati ad evidenziare le sperequazioni palesate prima che vengano concretizzate a danno del buon andamento dell’Amministrazione. Ad integrazione di quanto delineato al precedente paragrafo, si aggiunge che attualmente gli interpelli vengono indetti per tutti i settori e/o uffici – fatta eccezione per l’ufficio segreteria Polizia Penitenziaria per motivi non conosciuti e per il settore “Armeria” così deciso in sede contrattuale per ovvie ragioni – ed aperti ai soli ruoli degli agenti/assistenti, senza riportare nel bando le vacanze da coprire in ognuno dei posti di servizio, facendo sorgere soprattutto nei confronti dei concorrenti posizionati nei primi posti, aspettative che non verranno mai coronate dall’assegnazione. Ciò posto, queste segreterie chiedono alla S.V. Illustrissima, se il Direttore di Rieti è titolare di uno statuto proprio o autoctono e diverso da quello nazionale, che con ogni probabilità ignoriamo, e in caso affermativo, di conoscere le regole alle quali si conforma questa direzione. Con la speranza di evitare inutili ricorsi alla commissione paritetica e altre vie legali, si prega codesto Provveditore di fissare con cortese sollecitudine, il giorno e l’ora in cui dovrà essere avviata la contrattazione d’interesse, sollecitando la Direzione che legge per conoscenza, ad assolvere a tale dovere per uniformare l’azione amministrativa, al fine di raggiungere l’ambito obiettivo di razionalizzare l’impiego delle risorse umane, che postula i principi dell’equità e della trasparenza nell’assegnazione del personale. Infine, si ribadisce che le scriventi sigle hanno già chiesto formale convocazione alla Direzione reatina per discutere sulla materia “de quo””, indirizzando la missiva a codesto provveditorato per conoscenza, senza ottenere risposte.