
Egregio Presidente,
nei giorni successivi alla Risaputa Rivolta del 22 dicembre 2018, in cui detenuti fuori da ogni controllo hanno ferito volutamente un Poliziotto Penitenziario e intossicato, con i fumi prodotti dagli incendi appiccati dagli stessi, diversi Agenti di Polizia Penitenziaria, portando l’istituto penitenziario trentino in una situazione di totale instabilità, l’immagine del Corpo di Polizia Penitenziaria a pezzi, e soprattutto la Sicurezza lavorativa dei Poliziotti operanti fortemente a rischio, a causa della permanenza nella struttura di molti dei detenuti rivoltosi e della totale distruzione degli impianti di illumizione, antincendio e videosorveglianza delle sezioni, la scrivente O.S. sindacale in data 10 gennaio 2019 Proclamò lo Stato di Agitazione. Da allora sono trascorsi nr. 4 mesi, in cui è cambiata la Dirigente della struttura ed è iniziato un modo diverso di gestire i detenuti, è stata ripristinata la funzionalità degli impianti danneggiati, i reclusi rivoltosi sono stati adeguatamente sanzionati e/o trasferiti in altri istituti, il personale di Polizia Penitenziaria progressivamente sta riacquistando l’indispensabile autorevolezza per avere il controllo e il rispetto degli utenti, si sta ritornando alla normalità tanto desiderata. Ciò premesso, Rimanendo in attesa che la neo Dirigente dell’Istituto trentino in indirizzo per conoscenza , ci convochi in tempi decisamente brevi per la ripresa dei tavoli tecnici e dell’organizzazione del lavoro, più volte iniziati ma mai definità, in quasi dieci anni dall’apertura della struttura, così da permettere a tutto il personale ivi operante di lavorare in modo idoneo e soprattutto in sicurezza, si Comunica che a decorrere da giorno 10 maggio 2019 si REVOCA lo STATO DI AGITAZIONE.