La Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto ritorna ad essere teatro di un’ennesima aggressione ai danni di poliziotti penitenziari– Nella mattinata di oggi all’interno della 3^ sezione del penitenziario di Barcellona, cambia scena ma il film è sempre lo stesso – dice Rosario Mario Di Prima – coordinatore regionale del SiNAPPe, un internato all’atto dell’apertura del cancello della cella dove lo stesso era ubicato per scontare una punizione in isolamento, aggredisce senza un giustificato motivo, i due poliziotti con un punteruolo rudimentale ricavato da uno spazzolino da denti. Non è il colore, la cittadinanza o il credo che fa la differenza ma è il reparto ove il personale di Polizia Penitenziaria è costretto a sorvegliare i detenuti o internati sottoposti a misure di isolamento. La situazione presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto è diventata insostenibile, le condizioni di lavoro sono massacranti e la sicurezza è ai minimi livelli, afferma ancora Di Prima, la disattenzione e il modus operanti nella gestione della sicurezza da parte dei vertici dell’Istituto, fanno si che accadano quotidianamente incresciosi fatti di aggressioni nei confronti della Polizia Penitenziaria. Oggi l’aggressore ha portato a termine un segno criminoso con il ferimento dei due agenti con lo sfregio permanente al viso di uno dei due. Il Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria, proprio di quel 3° reparto ha più volte contestato la promiscuità del circuito penitenziaria avendo all’interno differenti tipologie di detenuti con passaggio continuo degli stessi (Isolamento, sezione aperta, detenuti internati per casa lavoro etc..), si chiedeva “l’immediato intervento degli organi superiori DAP e PRAP al fine di regolarizzare l’allocazione di detenuti differenti e strutturare in modo più sicuro il reparto isolamento della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto per una maggiuore garanzia della sicurezza” Il SiNAPPe, ha più volte segnalato le carenze degli organici oltre che strutturali, delle continue aggressioni e le difficili condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria. Non basta più essere indignati ma necessitano azioni più incisive a far prendere coscienza all’Amministrazione delle difficili situazioni. L’assenza di attenzione verso la Casa Circondariale di Barcellona P.G., continua Rosario Di Prima, da parte del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, del Provveditore Regionale della Sicilia e dei responsabili dell’Istituto e della sicurezza, stanno rendendo più pericoloso di come lo è ordinariamente il lavoro della Polizia Penitenziaria. Questa organizzazione sindacale unitariamente alle altre proclama lo stato di agitazione del personale di Polizia Penitenziaria e indice una pubblica manifestazione al fine di sollecitare interventi seri sul piano della sicurezza, sul potenziamento degli organici e sulla rivisitazione strutturale ed organizzativa dell’intera struttura penitenziaria. Ancora una volta, la capacità, il forte attaccamento al lavoro e la matura abnegazione del personale di Polizia Penitenziaria della Casa hanno Circondariale di Barcellona P.G., pur operando in situazioni di gravi difficolta è risuscita ad evitare il peggio. Ringraziamo la Polizia Penitenziaria e formuliamo l’augurio di pronta guarigione ai poliziotti che hanno dovuto fare ricorso alle cure sanitarie.
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CARCERE DI BARCELLONA P.G. – Aggrediti due Poliziotti Penitenziari
La Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto ritorna ad essere teatro di un’ennesima aggressione ai danni di poliziotti penitenziari–
Nella mattinata di oggi all’interno della 3^ sezione del penitenziario di Barcellona, cambia scena ma il film è sempre lo stesso – dice Rosario Mario Di Prima – coordinatore regionale del SiNAPPe, un internato all’atto dell’apertura del cancello della cella dove lo stesso era ubicato per scontare una punizione in isolamento, aggredisce senza un giustificato motivo, i due poliziotti con un punteruolo rudimentale ricavato da uno spazzolino da denti.
Non è il colore, la cittadinanza o il credo che fa la differenza ma è il reparto ove il personale di Polizia Penitenziaria è costretto a sorvegliare i detenuti o internati sottoposti a misure di isolamento.
La situazione presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto è diventata insostenibile, le condizioni di lavoro sono massacranti e la sicurezza è ai minimi livelli, afferma ancora Di Prima, la disattenzione e il modus operanti nella gestione della sicurezza da parte dei vertici dell’Istituto, fanno si che accadano quotidianamente incresciosi fatti di aggressioni nei confronti della Polizia Penitenziaria. Oggi l’aggressore ha portato a termine un segno criminoso con il ferimento dei due agenti con lo sfregio permanente al viso di uno dei due.
Il Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria, proprio di quel 3° reparto ha più volte contestato la promiscuità del circuito penitenziaria avendo all’interno differenti tipologie di detenuti con passaggio continuo degli stessi (Isolamento, sezione aperta, detenuti internati per casa lavoro etc..), si chiedeva “l’immediato intervento degli organi superiori DAP e PRAP al fine di regolarizzare l’allocazione di detenuti differenti e strutturare in modo più sicuro il reparto isolamento della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto per una maggiuore garanzia della sicurezza”
Il SiNAPPe, ha più volte segnalato le carenze degli organici oltre che strutturali, delle continue aggressioni e le difficili condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria.
Non basta più essere indignati ma necessitano azioni più incisive a far prendere coscienza all’Amministrazione delle difficili situazioni.
L’assenza di attenzione verso la Casa Circondariale di Barcellona P.G., continua Rosario Di Prima,
da parte del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, del Provveditore Regionale della Sicilia e dei responsabili dell’Istituto e della sicurezza, stanno rendendo più pericoloso di come lo è ordinariamente il lavoro della Polizia Penitenziaria.
Questa organizzazione sindacale unitariamente alle altre proclama lo stato di agitazione del personale di Polizia Penitenziaria e indice una pubblica manifestazione al fine di sollecitare interventi seri sul piano della sicurezza, sul potenziamento degli organici e sulla rivisitazione strutturale ed organizzativa dell’intera struttura penitenziaria.
Ancora una volta, la capacità, il forte attaccamento al lavoro e la matura abnegazione del personale di Polizia Penitenziaria della Casa hanno Circondariale di Barcellona P.G., pur operando in situazioni di gravi difficolta è risuscita ad evitare il peggio. Ringraziamo la Polizia Penitenziaria e formuliamo l’augurio di pronta guarigione ai poliziotti che hanno dovuto fare ricorso alle cure sanitarie.
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