In data odierna la Dott.ssa Russo, Direttrice della C.C. di Lecce, ha convocato le OO.SS. della Polizia
Penitenziaria per un incontro senza valenza di contrattazione.
Solo un confronto quindi, ciò poiché le relazioni sindacali sono state interrotte in segno di protesta
e per impedire l’apertura della nuova sezione psichiatrica in assenza di integrazioni numeriche del
personale.
La Direttrice ha subito evidenziato che rispetto al grave decremento dell’organico ha più volte
sollecitato i superiori uffici.
Ha inoltre informando le OO.SS. che nel prossimo mese di maggio sarà aperta la sezione psichiatrica,
e che ciò avverrà senza la previsione di un incremento del personale, nonostante le continue
richieste della direzione e delle OO.SS..
Inoltre, nel corrente mese, sarà perfezionato e concluso il passaggio formale dell’I.P.M. di
Monteroni dal Dipartimento della Giustizia Minorile alla C.C. di Lecce, mentre entro il mese di
ottobre del 2018 sarà consegnato il nuovo padiglione, al momento in costruzione, destinato ad
ospitare 200 detenuti.
Di fronte a questo desolante scenario tutte le OO.SS. ad eccezione di una sigla minoritaria si sono
così espresse.
Dalle informazioni fornite dal Direttore appare chiaro che la situazione, rispetto al momento
dell’interruzione delle relazioni sindacali si è, come previsto, ulteriormente aggravata, pertanto le
OO.SS. proseguiranno con rinnovato vigore la protesta già in atto.
Rispetto al recente passato, il rischio di implementazione dell’istituto proveniva solo dall’apertura
della sezione psichiatrica, oggi oltre al danno si aggiunge la beffa con la presa in carico di un nuovo
carcere per il quale si dovranno garantire tutti i servizi di cui un carcere ha bisogno.
A questo si dovrà sommare l’apertura del nuovo padiglione destinato ad ospitare 200 detenuti,
struttura abnorme che aggraverà ancor di più l’accertata carenza organica dell’istituto e del Nucleo
Interprovinciale delle Traduzioni e dei Piantonamenti.
E’ evidente il totale disinteresse del Sig. provveditore nei confronti dell’istituto leccese a cui
l’amministrazione regionale sembra chiedere solo sacrifici, ed a cui, nonostante le doglianze
pronunciate in tutte le lingue del mondo, si continuano ad assegnare detenuti giudicabili provenienti
da tutti gli istituti delle regione.
Pertanto non è intenzione delle OO.SS. riprendere le relazioni sindacali se non prima giungeranno
rassicurazioni certe sull’incremento dell’organico dell’istituto leccese, che dovrà avvenire
necessariamente tramite il bando di un interpello nazionale, ma soprattutto dovrà avvenire senza
barare con assegnazioni farlocche di personale già presente ed in distacco temporaneo alla C.C. di
Lecce.
Sulla questione organici le OO.SS. si riportano integralmente al documento oggetto di apposita
interrogazione parlamentare da parte del Senatore Raffaele Volpi.
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CASA CIRCONDARIALE DI LECCE – COMUNICATO UNITARIO – Non c’è più sordo chi non vuol sentire – Ma noi ci faremo sentire
In data odierna la Dott.ssa Russo, Direttrice della C.C. di Lecce, ha convocato le OO.SS. della Polizia
Penitenziaria per un incontro senza valenza di contrattazione.
Solo un confronto quindi, ciò poiché le relazioni sindacali sono state interrotte in segno di protesta
e per impedire l’apertura della nuova sezione psichiatrica in assenza di integrazioni numeriche del
personale.
La Direttrice ha subito evidenziato che rispetto al grave decremento dell’organico ha più volte
sollecitato i superiori uffici.
Ha inoltre informando le OO.SS. che nel prossimo mese di maggio sarà aperta la sezione psichiatrica,
e che ciò avverrà senza la previsione di un incremento del personale, nonostante le continue
richieste della direzione e delle OO.SS..
Inoltre, nel corrente mese, sarà perfezionato e concluso il passaggio formale dell’I.P.M. di
Monteroni dal Dipartimento della Giustizia Minorile alla C.C. di Lecce, mentre entro il mese di
ottobre del 2018 sarà consegnato il nuovo padiglione, al momento in costruzione, destinato ad
ospitare 200 detenuti.
Di fronte a questo desolante scenario tutte le OO.SS. ad eccezione di una sigla minoritaria si sono
così espresse.
Dalle informazioni fornite dal Direttore appare chiaro che la situazione, rispetto al momento
dell’interruzione delle relazioni sindacali si è, come previsto, ulteriormente aggravata, pertanto le
OO.SS. proseguiranno con rinnovato vigore la protesta già in atto.
Rispetto al recente passato, il rischio di implementazione dell’istituto proveniva solo dall’apertura
della sezione psichiatrica, oggi oltre al danno si aggiunge la beffa con la presa in carico di un nuovo
carcere per il quale si dovranno garantire tutti i servizi di cui un carcere ha bisogno.
A questo si dovrà sommare l’apertura del nuovo padiglione destinato ad ospitare 200 detenuti,
struttura abnorme che aggraverà ancor di più l’accertata carenza organica dell’istituto e del Nucleo
Interprovinciale delle Traduzioni e dei Piantonamenti.
E’ evidente il totale disinteresse del Sig. provveditore nei confronti dell’istituto leccese a cui
l’amministrazione regionale sembra chiedere solo sacrifici, ed a cui, nonostante le doglianze
pronunciate in tutte le lingue del mondo, si continuano ad assegnare detenuti giudicabili provenienti
da tutti gli istituti delle regione.
Pertanto non è intenzione delle OO.SS. riprendere le relazioni sindacali se non prima giungeranno
rassicurazioni certe sull’incremento dell’organico dell’istituto leccese, che dovrà avvenire
necessariamente tramite il bando di un interpello nazionale, ma soprattutto dovrà avvenire senza
barare con assegnazioni farlocche di personale già presente ed in distacco temporaneo alla C.C. di
Lecce.
Sulla questione organici le OO.SS. si riportano integralmente al documento oggetto di apposita
interrogazione parlamentare da parte del Senatore Raffaele Volpi.
incontro-del-16-marzo-2016
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