Continuano le aggressioni ai danni dei Poliziotti Penitenziari con una cadenza ormai troppo frequente. Stanotte verso le ore 00:30 durante lo svolgimento del servizio di Piantonamento un collega è stato preso alle spalle da un paziente ricoverato nel reparto di psichiatria, il quale, con un cavo elettrico ha avvolto il collo del collega cercando di strangolarlo; sono stati momenti concitati per cercare di sottrarre il collega alla follia di uno squilibrato. Solo grazie all’intervento dell’altro collega in servizio, del personale medico e infermieristico, nonché della guardia giurata in servizio in quel reparto e dei colleghi sopraggiunti sul posto per dare il cambio del fine turno, si è evitata una tragedia. Successivamente i colleghi hanno dovuto ricorre alle cure del caso nel vicino pronto soccorso, ai quali è stata assegnata una prognosi rispettivamente di 7 giorni e 5 giorni.
Il Si.N.A.P.Pe. proclama lo stato di agitazione, interrompendo le relazioni sindacali con il Provveditore regionale per il suo immobilismo, per troppo tempo ha sottovalutato la situazione, è ora di dire basta!!!! Chiediamo l’immediata apertura del reparto protetto detentivo ospedaliero inaugurato anni fa all’interno dell’ospedale SS trinità e mai aperto.
Nei prossimi giorni comunicheremmo le ulteriori forme di protesta che verranno intraprese.
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COMUNICATO – CAGLIARI: Ancora aggressioni ai danni della Polizia Penitenziaria
Continuano le aggressioni ai danni dei Poliziotti Penitenziari con una cadenza ormai troppo frequente. Stanotte verso le ore 00:30 durante lo svolgimento del servizio di Piantonamento un collega è stato preso alle spalle da un paziente ricoverato nel reparto di psichiatria, il quale, con un cavo elettrico ha avvolto il collo del collega cercando di strangolarlo; sono stati momenti concitati per cercare di sottrarre il collega alla follia di uno squilibrato. Solo grazie all’intervento dell’altro collega in servizio, del personale medico e infermieristico, nonché della guardia giurata in servizio in quel reparto e dei colleghi sopraggiunti sul posto per dare il cambio del fine turno, si è evitata una tragedia. Successivamente i colleghi hanno dovuto ricorre alle cure del caso nel vicino pronto soccorso, ai quali è stata assegnata una prognosi rispettivamente di 7 giorni e 5 giorni.
Il Si.N.A.P.Pe. proclama lo stato di agitazione, interrompendo le relazioni sindacali con il Provveditore regionale per il suo immobilismo, per troppo tempo ha sottovalutato la situazione, è ora di dire basta!!!! Chiediamo l’immediata apertura del reparto protetto detentivo ospedaliero inaugurato anni fa all’interno dell’ospedale SS trinità e mai aperto.
Nei prossimi giorni comunicheremmo le ulteriori forme di protesta che verranno intraprese.
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