Ieri sera in Consiglio dei Ministri è passata la nomina del giudice della Cassazione Carlo Renoldi a nuovo capo del DAP, in sostituzione di Bernardo Petralia che ha preferito la via del pre-pensionamento. Una scelta diretta della ministra Marta Cartabia che ha superato, senza particolari difficoltà, le flebili perplessità di alcuni partiti della maggioranza di governo per delle dichiarazioni rese dal giudice qualche anno addietro sul 41 bis e sui militanti dell’antimafia. Sul punto, la Cartabia ha anche ufficializzato la riconferma come Vice Capo del DAP dell’ex pm di Palermo Roberto Tartaglia, uno dei protagonisti del processo Trattativa Stato-mafia con Nino Di Matteo. La ministra ha motivato la scelta spiegando che intende perseguire un obiettivo più ampio, perché “il carcere non è solo quello in cui ci sono i mafiosi”. Adesso, ha detto la Cartabia, “bisogna occuparsi dei bisogni degli altri detenuti, senza mai contrapporre il carcere della sicurezza al carcere della dignità”. Anzi, ha insistito la Guardasigilli, “il carcere che dà più dignità è un carcere più sicuro” ricordando inoltre come “gli ultimi due anni sono stati molto faticosi per gli agenti, più volte vittime di aggressioni, e anche per i detenuti che, a causa del Covid, hanno visto la sospensione di tutte le attività di trattamento”. Per il SiNAPPe, terminata la querelle della nomina del Capo del DAP, auspicando qualche ragionevole avvicendamento tra i dirigenti generali in seno all’Amministrazione Penitenziaria, occorre ripartire con un immediato confronto con la Guardasigilli e con il Capo del DAP per mettere in agenda un paio di punti qualificanti: restituire centralità al tema della dignità professionale per le donne e gli uomini in divisa mai disgiunto dalla sicurezza sul luogo di lavoro.
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COMUNICATO – Carlo RENOLDI nuovo Capo del DAP – Roberto TARTAGLIA confermato Vice Capo – IL PUNTO DI FERRO DI MARTA CARTABIA!
Ieri sera in Consiglio dei Ministri è passata la nomina del giudice della Cassazione Carlo Renoldi a nuovo capo del DAP, in sostituzione di Bernardo Petralia che ha preferito la via del pre-pensionamento. Una scelta diretta della ministra Marta Cartabia che ha superato, senza particolari difficoltà, le flebili perplessità di alcuni partiti della maggioranza di governo per delle dichiarazioni rese dal giudice qualche anno addietro sul 41 bis e sui militanti dell’antimafia. Sul punto, la Cartabia ha anche ufficializzato la riconferma come Vice Capo del DAP dell’ex pm di Palermo Roberto Tartaglia, uno dei protagonisti del processo Trattativa Stato-mafia con Nino Di Matteo. La ministra ha motivato la scelta spiegando che intende perseguire un obiettivo più ampio, perché “il carcere non è solo quello in cui ci sono i mafiosi”. Adesso, ha detto la Cartabia, “bisogna occuparsi dei bisogni degli altri detenuti, senza mai contrapporre il carcere della sicurezza al carcere della dignità”. Anzi, ha insistito la Guardasigilli, “il carcere che dà più dignità è un carcere più sicuro” ricordando inoltre come “gli ultimi due anni sono stati molto faticosi per gli agenti, più volte vittime di aggressioni, e anche per i detenuti che, a causa del Covid, hanno visto la sospensione di tutte le attività di trattamento”. Per il SiNAPPe, terminata la querelle della nomina del Capo del DAP, auspicando qualche ragionevole avvicendamento tra i dirigenti generali in seno all’Amministrazione Penitenziaria, occorre ripartire con un immediato confronto con la Guardasigilli e con il Capo del DAP per mettere in agenda un paio di punti qualificanti: restituire centralità al tema della dignità professionale per le donne e gli uomini in divisa mai disgiunto dalla sicurezza sul luogo di lavoro.
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