Siamo all’ennesimo bollettino di guerra: ieri 26/09/2017 un Poliziotto Penitenziario
sarebbe stato aggredito presso un reparto detentivo del Nuovo Padiglione, mentre un
altro avrebbe rischiato di subire un vero e proprio linciaggio, a seguito dell’effrazione
della vetrata del box di sezione.
Il secondo episodio sarebbe stato particolarmente grave ed avrebbe visto coinvolti circa
una mezza dozzina di detenuti ai quali era stato comunicato che non avrebbero potuto
fruire della lezione in palestra per l’assenza dell’insegnante, ma che comunque gli
sarebbe stata fatta recuperare la settimana successiva.
I detenuti rientrati in sezione brandendo i piedi dei tavolini in legno presenti nelle
camere di pernottamento si sarebbero scagliati contro la vetrata del box agenti nel
tentativo di sfondarla e presumibilmente aggredire il poliziotto in servizio presso tale
reparto detentivo.
Per il poliziotto in questione sono stati verosimilmente attimi di vera paura fino all’arrivo
dei rinforzi che avrebbero ripristinato l’ordine e la sicurezza all’interno della sezione
detentiva.
Tali episodi continuano a verificarsi nel disinteresse dell’Amministrazione Penitenziaria
che ha imposto dall’alto nuove modalità custodiali senza garantire i fondi e la
progettualità necessaria a trasformare un “regime aperto” in “sorveglianza dinamica”,
con la necessaria e contestuale previsione di reparti chiusi destinati (ex art. 32 O.P.) a chi
non dimostri, rendendosi responsabile di comportamenti auto-etero aggressivi, di
meritare il percorso trattamentale propostogli.
Nei casi di specie, ci auguriamo che i detenuti che si sono resi responsabili delle suddette
aggressioni siano puniti in maniera esemplare e trasferiti in altri Istituti del Distretto.
COMUNICATO – Casa Cicondariale di Modena – Ulteriori aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria
Siamo all’ennesimo bollettino di guerra: ieri 26/09/2017 un Poliziotto Penitenziario
sarebbe stato aggredito presso un reparto detentivo del Nuovo Padiglione, mentre un
altro avrebbe rischiato di subire un vero e proprio linciaggio, a seguito dell’effrazione
della vetrata del box di sezione.
Il secondo episodio sarebbe stato particolarmente grave ed avrebbe visto coinvolti circa
una mezza dozzina di detenuti ai quali era stato comunicato che non avrebbero potuto
fruire della lezione in palestra per l’assenza dell’insegnante, ma che comunque gli
sarebbe stata fatta recuperare la settimana successiva.
I detenuti rientrati in sezione brandendo i piedi dei tavolini in legno presenti nelle
camere di pernottamento si sarebbero scagliati contro la vetrata del box agenti nel
tentativo di sfondarla e presumibilmente aggredire il poliziotto in servizio presso tale
reparto detentivo.
Per il poliziotto in questione sono stati verosimilmente attimi di vera paura fino all’arrivo
dei rinforzi che avrebbero ripristinato l’ordine e la sicurezza all’interno della sezione
detentiva.
Tali episodi continuano a verificarsi nel disinteresse dell’Amministrazione Penitenziaria
che ha imposto dall’alto nuove modalità custodiali senza garantire i fondi e la
progettualità necessaria a trasformare un “regime aperto” in “sorveglianza dinamica”,
con la necessaria e contestuale previsione di reparti chiusi destinati (ex art. 32 O.P.) a chi
non dimostri, rendendosi responsabile di comportamenti auto-etero aggressivi, di
meritare il percorso trattamentale propostogli.
Nei casi di specie, ci auguriamo che i detenuti che si sono resi responsabili delle suddette
aggressioni siano puniti in maniera esemplare e trasferiti in altri Istituti del Distretto.
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