COMUNICATO – CASA CIRCONDARIALE BRESCIA “Nerio Fischione”- No a solo gogna mediatica sulla Polizia Penitenziaria. Il SiNAPPe: evidenziare anche il nobile operato degli “eroi silenziosi”.
In data odierna, apprendiamo da una testata giornalista locale che, due agenti della Polizia Penitenziaria di stanza nel carcere bresciano (di cui uno destituito e l’altro in regime di sospensione dal servizio per altra indagine giudiziaria condotta dagli stessi colleghi ivi operanti) avrebbero abbracciato un malaffare con delle persone straniere, in attività illecite – afferma Antonio FELLONE Segretario Nazionale del Sindacato Nazionale Autonomo di Polizia Penitenziaria (Si.N.A.P.Pe)
Nulla da dire, nel pieno rispetto del giusto iter giudiziario intrapreso dalla Magistratura – continua Antonio FELLONE – ma ciò che duole sono alcune sfaccettature discutibili e (a parere nostro) omesse, con la mera finalità di diffondere mediaticamente la gogna sulla Polizia Penitenziaria. Appare doveroso, esautorando futili retoriche, confutare un linguaggio turpiloquio nei confronti oggettivi degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria che, non vengono più chiamati Agenti di Custodia (e tantomeno guardie carcerarie,sic!) a seguito della riforma datata 1990.
Oggigiorno, abbiamo dei veri e propri professionisti – conclude FELLONE – che quotidianamente mostrano alte e zelanti qualità morali ed umane, a servizio delle Istituzioni nell’affermare la legalità e il rispetto delle Leggi dello Stato, a tutela di persone che vanno reinserite nel tessuto sociale, come dettato dalla nostra Carta Costituzionale, nonostante le recenti e costanti aggressioni feroci che si registrano in tutto il Paese, tra un assordante silenzio a volte anche mediatico. Inoltre, il turpiloquio de quo non è ancor più collocabile in una panoramica socio-antropologica nonché professionale di donne ed uomini che, in maniera onesta, operano nell’Istituto di Brescia.
Con lo stesso silenzio ed umiltà, senza la vanagloriosa voglia di appendere medaglie al petto, continuiamo a garantire la speranza, con lo spirito che ci contraddistingue da sempre!
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COMUNICATO – CASA CIRCONDARIALE BRESCIA “Nerio Fischione”- No a solo gogna mediatica sulla Polizia Penitenziaria. Il SiNAPPe: evidenziare anche il nobile operato degli “eroi silenziosi”.
In data odierna, apprendiamo da una testata giornalista locale che, due agenti della Polizia Penitenziaria di stanza nel carcere bresciano (di cui uno destituito e l’altro in regime di sospensione dal servizio per altra indagine giudiziaria condotta dagli stessi colleghi ivi operanti) avrebbero abbracciato un malaffare con delle persone straniere, in attività illecite – afferma Antonio FELLONE Segretario Nazionale del Sindacato Nazionale Autonomo di Polizia Penitenziaria (Si.N.A.P.Pe)
Nulla da dire, nel pieno rispetto del giusto iter giudiziario intrapreso dalla Magistratura – continua Antonio FELLONE – ma ciò che duole sono alcune sfaccettature discutibili e (a parere nostro) omesse, con la mera finalità di diffondere mediaticamente la gogna sulla Polizia Penitenziaria. Appare doveroso, esautorando futili retoriche, confutare un linguaggio turpiloquio nei confronti oggettivi degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria che, non vengono più chiamati Agenti di Custodia (e tantomeno guardie carcerarie,sic!) a seguito della riforma datata 1990.
Oggigiorno, abbiamo dei veri e propri professionisti – conclude FELLONE – che quotidianamente mostrano alte e zelanti qualità morali ed umane, a servizio delle Istituzioni nell’affermare la legalità e il rispetto delle Leggi dello Stato, a tutela di persone che vanno reinserite nel tessuto sociale, come dettato dalla nostra Carta Costituzionale, nonostante le recenti e costanti aggressioni feroci che si registrano in tutto il Paese, tra un assordante silenzio a volte anche mediatico. Inoltre, il turpiloquio de quo non è ancor più collocabile in una panoramica socio-antropologica nonché professionale di donne ed uomini che, in maniera onesta, operano nell’Istituto di Brescia.
Con lo stesso silenzio ed umiltà, senza la vanagloriosa voglia di appendere medaglie al petto, continuiamo a garantire la speranza, con lo spirito che ci contraddistingue da sempre!
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