Nella giornata di ieri, a seguito di una minuziosa attività di osservazione nonché mirata alla prevenzione contro l’introduzione fraudolenta di sostanze illecite, la Polizia Penitenziaria, del carcere bergamasco, rinveniva sostanza stupefacente (10 involucri dal peso di media entità).
La stessa – sostiene Antonio FELLONE Coordinatore Nazionale SiNAPPe – era occultata all’interno di generi alimentari, destinati ad un detenuto italiano, ristretto per reati contro la persona ed il patrimonio.
La sostanza è stata immediatamente sequestrata e avviate le utili procedure con l’Autorità Giudiziaria competente.
Queste attività di prevenzione e repressione, che comprometterebbero l’ordine e la sicurezza all’interno delle carceri, asseverano il costante ed ammirevole operato dei poliziotti penitenziari – continua FELLONE – e noi continueremo ad apprezzarlo vivamente perché, nonostante le criticità oggettive in cui versano, riescono sempre a donare nitidezza al nostro Glorioso Corpo, lautamente in affanno.
L’Istituto de quo non è nuovo a queste brillanti operazioni, ove la Polizia Penitenziaria espleta il proprio mandato istituzionale a tutela della società, nell’affermazione del rispetto della legge.
Auspichiamo adesso – conclude FELLONE – che l’Amministrazione riconosca utili meriti, in seno al regolamento vigente, a tutto il personale interessato.
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COMUNICATO – CASA CIRCONDARIALE DI BERGAMO – ritrovamento sostanza stupefacente – Plauso alla Polizia Penitenziaria
Nella giornata di ieri, a seguito di una minuziosa attività di osservazione nonché mirata alla prevenzione contro l’introduzione fraudolenta di sostanze illecite, la Polizia Penitenziaria, del carcere bergamasco, rinveniva sostanza stupefacente (10 involucri dal peso di media entità).
La stessa – sostiene Antonio FELLONE Coordinatore Nazionale SiNAPPe – era occultata all’interno di generi alimentari, destinati ad un detenuto italiano, ristretto per reati contro la persona ed il patrimonio.
La sostanza è stata immediatamente sequestrata e avviate le utili procedure con l’Autorità Giudiziaria competente.
Queste attività di prevenzione e repressione, che comprometterebbero l’ordine e la sicurezza all’interno delle carceri, asseverano il costante ed ammirevole operato dei poliziotti penitenziari – continua FELLONE – e noi continueremo ad apprezzarlo vivamente perché, nonostante le criticità oggettive in cui versano, riescono sempre a donare nitidezza al nostro Glorioso Corpo, lautamente in affanno.
L’Istituto de quo non è nuovo a queste brillanti operazioni, ove la Polizia Penitenziaria espleta il proprio mandato istituzionale a tutela della società, nell’affermazione del rispetto della legge.
Auspichiamo adesso – conclude FELLONE – che l’Amministrazione riconosca utili meriti, in seno al regolamento vigente, a tutto il personale interessato.
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