Così commenta il Segretario Regionale Si.N.A.P.Pe Calabria, Roberto Magro, l’inaugurazione di quello che è stato definito dal Capo del Dipartimento come “una struttura di eccellenza e una risorsa per tutta la Calabria e non solo”.

È se questo è vero dal punto di vista teorico istituzionale, una serie di perplessità non possono tacersi in merito ai risvolti pratici di tale nuova incombenza lavorativa, che si riverseranno sul già carente organico del penitenziario del capoluogo calabro.

“Al di la del segnale di attenzione che giunge dal Capo del Dipartimento, che nelle proprie dichiarazioni alla stampa pare sintetizzare la promessa di un incremento delle unità oggi disponibili, il Si.N.A.P.Pe non può non sottolineare che il fattore umano è elemento necessario e insostituibile per la riuscita di qualsivoglia progetto; e lo è ancor più nel mondo penitenziario, ove è impensabile sostituire la figura del poliziotto penitenziario con stratagemmi gestionali che reinventano l’organizzazione del lavoro, adattandola volta per volta alle rinnovate ed incrementate esigenze. Si rischia in tal modo di ridurre al lumicino la sicurezza”

“apprezziamo – continua Magro – le parole spese dal Presidente Consolo a favore del Corpo di Polizia Penitenziaria, ma ancor di più riteniamo doveroso, in questa occasione, magari integrando gli apprezzamenti espressi dall’Amministrazione, riconoscere ogni plauso al personale in servizio proprio presso la Casa Circondariale di Catanzaro, al cui alto lavoro certamente si deve il raggiungimento dei risultati che oggi costituiscono motivo di vanto per un intero territorio”.

Il Si.N.A.P.Pe proseguirà nella propria azione di interlocuzione con tutti i livelli dell’Amministrazione Penitenziaria, affinché alle parole espresse dal Capo del Dipartimento in merito all’integrazione organica sia dato effettivo seguito.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi e sulle iniziative che saranno intraprese

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