Era appena iniziato il turno di servizio delle ore 06:00 , quando fa ingresso in istituto una detenuta Arrestata e accompagnata dai Carabinieri di Piombino (LI), la quale durante le operazioni di primo Ingresso afferrava un telefonino,che gli stava per essere trattenuto perché non consentito,e lo Scagliava contro l’Ispettore capo di Polizia Penitenziaria responsabile del turno di servizio e Subito dopo il predetto gesto la stessa detenuta tentava di allontanarsi dall’Istituto. Solo grazie alla prontezza di un Assistente capo coordinatore e dello stesso Ispettore capo la detenuta veniva immediatamente bloccata e posta in sicurezza all’interno del reparto femminile. L’Ispettore capo a seguito dell’intervento di cui sopra, riportava alcuni graffi al braccio sx e all’occhio sx. Nonostante quanto sopra l’Ispettore capo decideva di restare in servizio rifiutando ogni cura. Dopo i Fatti di Reggio Emilia, di Ariano Irpino, Livorno, anche questo di Pisa contribuisce ad evidenziare le condizioni in cui versano, in termini di sicurezza, gli Istituti del Paese. Eppur questi campanelli d’allarme di questi ultimi giorni sembrano non preoccupare quanti possono e devono intervenire per dotare la Polizia Penitenziaria di idonei strumenti per la salvaguardia dell’ordine e la sicurezza all’interno degli Istituti di pena del Paese. Urgono misure urgenti che mettano a disposizione del personale di Polizia Penitenziaria strumenti idonei al contrasto di certe criticità e allo stesso tempo serve un ripensamento dell’intero sistema carcere perciò che riguarda i circuiti detentivi per soggetti pericolosi e poco inclini al sistema rieducativo voluto dalla Costituzione.
Il Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) non smetterà di portare a conoscenza delle Autorità Politiche e Giudiziarie di tali fenomeni che se non affrontati possono essere interpretati come situazioni sopportate o meglio consentite dallo Stato.
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COMUNICATO – CASA CIRCONDARIALE DI PISA – Detenuta aggredisce personale di Polizia Penitenziaria
Era appena iniziato il turno di servizio delle ore 06:00 , quando fa ingresso in istituto una detenuta Arrestata e accompagnata dai Carabinieri di Piombino (LI), la quale durante le operazioni di primo Ingresso afferrava un telefonino,che gli stava per essere trattenuto perché non consentito,e lo Scagliava contro l’Ispettore capo di Polizia Penitenziaria responsabile del turno di servizio e Subito dopo il predetto gesto la stessa detenuta tentava di allontanarsi dall’Istituto. Solo grazie alla prontezza di un Assistente capo coordinatore e dello stesso Ispettore capo la detenuta veniva immediatamente bloccata e posta in sicurezza all’interno del reparto femminile. L’Ispettore capo a seguito dell’intervento di cui sopra, riportava alcuni graffi al braccio sx e all’occhio sx. Nonostante quanto sopra l’Ispettore capo decideva di restare in servizio rifiutando ogni cura. Dopo i Fatti di Reggio Emilia, di Ariano Irpino, Livorno, anche questo di Pisa contribuisce ad evidenziare le condizioni in cui versano, in termini di sicurezza, gli Istituti del Paese. Eppur questi campanelli d’allarme di questi ultimi giorni sembrano non preoccupare quanti possono e devono intervenire per dotare la Polizia Penitenziaria di idonei strumenti per la salvaguardia dell’ordine e la sicurezza all’interno degli Istituti di pena del Paese. Urgono misure urgenti che mettano a disposizione del personale di Polizia Penitenziaria strumenti idonei al contrasto di certe criticità e allo stesso tempo serve un ripensamento dell’intero sistema carcere perciò che riguarda i circuiti detentivi per soggetti pericolosi e poco inclini al sistema rieducativo voluto dalla Costituzione.
Il Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) non smetterà di portare a conoscenza delle Autorità Politiche e Giudiziarie di tali fenomeni che se non affrontati possono essere interpretati come situazioni sopportate o meglio consentite dallo Stato.
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