Giunge elogiabile notizia che, nella Casa Circondariale di Modena, a seguito di un’accurata attività di
osservazione nonché mirata alla prevenzione contro l’introduzione fraudolenta di oggetti e sostanze non
consentite, la Polizia Penitenziaria rinveniva sostanza stupefacente ad un familiare che si stava recando a
colloquio con il proprio congiunto: detenuto nell’Istituto modenese per reati contro il patrimonio e la persona.
Ad affermarlo è Antonio FELLONE – Coordinatore Nazionale del Sindacato Nazionale
Autonomo Polizia Penitenziaria Si.N.A.P.Pe – che nel congratularsi con questa operazione, capitanata
dal Comandante dell’Istituto (BERTINI dr. Massimo) di concerto con il nucleo cinofili del Provveditorato
Triveneto, sostiene che la sostanza (tipo hashish di grammi 20 circa) è stata reperita e sequestrata, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, a una donna italiana. Inoltre, dopo l’operazione de quo,
veniva disposta una perquisizione presso il domicilio della stessa, ove veniva sequestrata ulteriore sostanza
stupefacente.
La donna, con precedenti penali per la medesima tipologia di reato, veniva denunciata a piede libero.
Queste attività di prevenzione quanto di repressione – continua FELLONE – donano lustro all’immagine del
Corpo e pertanto esprimiamo vive attestazioni di compiacimento e piena soddisfazione per la dedizione e le
alte qualità professionali dimostrate dal personale ivi in servizio, nonché per il loro impegno e la loro opera
quotidiana a tutela della società, nell’affermazione del rispetto della legge.
Il plauso – conclude FELLONE – alle donne e a agli uomini della Polizia Penitenziaria del carcere modenese,
è volto sopratutto per il delicato, solerte e silenzioso lavoro che espletano, ormai da tempo, in condizioni di
criticità.
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COMUNICATO – Casa Circondariale Modena: ritrovamento sostanza stupefacente. Brillante operazione della Polizia Penitenziaria
Giunge elogiabile notizia che, nella Casa Circondariale di Modena, a seguito di un’accurata attività di
osservazione nonché mirata alla prevenzione contro l’introduzione fraudolenta di oggetti e sostanze non
consentite, la Polizia Penitenziaria rinveniva sostanza stupefacente ad un familiare che si stava recando a
colloquio con il proprio congiunto: detenuto nell’Istituto modenese per reati contro il patrimonio e la persona.
Ad affermarlo è Antonio FELLONE – Coordinatore Nazionale del Sindacato Nazionale
Autonomo Polizia Penitenziaria Si.N.A.P.Pe – che nel congratularsi con questa operazione, capitanata
dal Comandante dell’Istituto (BERTINI dr. Massimo) di concerto con il nucleo cinofili del Provveditorato
Triveneto, sostiene che la sostanza (tipo hashish di grammi 20 circa) è stata reperita e sequestrata, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, a una donna italiana. Inoltre, dopo l’operazione de quo,
veniva disposta una perquisizione presso il domicilio della stessa, ove veniva sequestrata ulteriore sostanza
stupefacente.
La donna, con precedenti penali per la medesima tipologia di reato, veniva denunciata a piede libero.
Queste attività di prevenzione quanto di repressione – continua FELLONE – donano lustro all’immagine del
Corpo e pertanto esprimiamo vive attestazioni di compiacimento e piena soddisfazione per la dedizione e le
alte qualità professionali dimostrate dal personale ivi in servizio, nonché per il loro impegno e la loro opera
quotidiana a tutela della società, nell’affermazione del rispetto della legge.
Il plauso – conclude FELLONE – alle donne e a agli uomini della Polizia Penitenziaria del carcere modenese,
è volto sopratutto per il delicato, solerte e silenzioso lavoro che espletano, ormai da tempo, in condizioni di
criticità.
doc-20171205-wa0015
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