Si è riunita nel pomeriggio di ieri la commissione paritetica, presieduta dal Capo del Dipartimento, prevista dall’art.22, c.3. D.P.R. 31 luglio 1995 n° 395 per acquisire il prescritto parere relativamente al piano formativo del corso per 80 Vice Commissari (ruolo ad esaurimento) della Polizia Penitenziaria. Dopo ampia esposizione del programma formativo da parte dell’Amministrazione, il SiNAPPe ha esternato dubbi sul carattere di residenzialità del corso all’interno della Scuola Superiore di Formazione “Piersanti/Mattarella”; perplessità che nascono dal possibile ampliamento dei posti messi a concorso che, sciolta la riserva del Sottosegretario Morrone, potrebbe lievitare fino a 240. Rispetto a tale considerazione il presidente della Commissione ha chiarito che comunque il numero dei partecipanti al corso, che avrà inizio il 21.10.2019 con termine al 20.02.2020, non supererà le preventivate 80 unità e che per i restanti eventuali aventi diritto si procederà ad istituire nuovi corsi di formazione. Rispetto a tale impostazione remore nascono in merito alle penalizzazioni che scaturirebbero in relazione alle diverse decorrenze giuridiche connesse alle nomine e dunque al superamento degli esami di fine corso. Questa O.S. ha prospettato altresì la possibilità di ridurre il Corso formativo dai previsti 4 mesi a 3 mesi (restando dunque nell’alveo delle previsioni riordinamentali), riducendo di una settimana di Didattica il I° modulo, di una settimana di Didattica ed una settimana di Tirocinio il II° modulo e di una settimana di Didattica il III° modulo, ridistribuendo le ore dedicate alla formazione, cassando argomenti poco confacenti con i futuri impieghi dei funzionari e riducendo il numero di ore dedicate a materie in favore di altre, per dare al corso un indirizzo più “operativo”, come ad esempio la riduzione drastica delle ore dedicate al Diritto Amministrativo, alla Medicina Legale o al Primo Soccorso e non da meno alla Comunicazione, Organizzazione e Gestione delle Risorse, in favore di una integrazione del piano di studi relativo al Diritto di Polizia, al Diritto Penitenziario e soprattutto alla conoscenza dei sistemi informatici. Si è poi vagliata la possibilità di un piano di formazione a distanza, cosiddetto elearning, dove la parte pubblica, pur condividendo la proposta, ha rappresentato le difficoltà di attuazione in previsione di un corso così prossimo, valutando insufficiente il tempo a disposizione per la creazione della piattaforma informatica necessaria al piano formativo. A tale riguardo questa O.S. ha però fatto notare all’Amministrazione che, considerando il parterre dei corsisti, già appartenente ai ruoli apicali del Corpo e con esperienza pluridecennale, sarebbe stato possibile prendere spunto dall’analogo Corso di formazione effettuato dalla Polizia di Stato, dove i futuri funzionari sono stati forniti di un supporto informatico (penna USB) “per consentire ai frequentatori di avvalersi off-line di ogni singola parte del percorso didattico, senza necessità di connessione internet e senza vincoli ad un ordine specifico di trattazione ed approfondimento degli argomenti”. Inoltre, sempre prendendo spunto dal Corso indetto dal Ministero dell’Interno, si è prospettato alla parte pubblica la possibilità di stipulare una convenzione tra l’Università di Roma “Sapienza” ed il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché il Corso di cui trattasi potesse acquisire anche un valore accademico, riconoscendo ai corsisti l’attribuzione di crediti formativi universitari.
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COMUNICATO – Corso per 80 Vice Commissari – Commissione ex art. 22, c.3 D.P.R. 31 luglio 1995 n°395
Si è riunita nel pomeriggio di ieri la commissione paritetica, presieduta dal Capo del Dipartimento, prevista dall’art.22, c.3. D.P.R. 31 luglio 1995 n° 395 per acquisire il prescritto parere relativamente al piano formativo del corso per 80 Vice Commissari (ruolo ad esaurimento) della Polizia Penitenziaria.
Dopo ampia esposizione del programma formativo da parte dell’Amministrazione, il SiNAPPe ha esternato dubbi sul carattere di residenzialità del corso all’interno della Scuola Superiore di Formazione “Piersanti/Mattarella”; perplessità che nascono dal possibile ampliamento dei posti messi a concorso che, sciolta la riserva del Sottosegretario Morrone, potrebbe lievitare fino a 240.
Rispetto a tale considerazione il presidente della Commissione ha chiarito che comunque il numero dei partecipanti al corso, che avrà inizio il 21.10.2019 con termine al 20.02.2020, non supererà le preventivate 80 unità e che per i restanti eventuali aventi diritto si procederà ad istituire nuovi corsi di formazione.
Rispetto a tale impostazione remore nascono in merito alle penalizzazioni che scaturirebbero in relazione alle diverse decorrenze giuridiche connesse alle nomine e dunque al superamento degli esami di fine corso.
Questa O.S. ha prospettato altresì la possibilità di ridurre il Corso formativo dai previsti 4 mesi a 3 mesi (restando dunque nell’alveo delle previsioni riordinamentali), riducendo di una settimana di Didattica il I° modulo, di una settimana di Didattica ed una settimana di Tirocinio il II° modulo e di una settimana di Didattica il III° modulo, ridistribuendo le ore dedicate alla formazione, cassando argomenti poco confacenti con i futuri impieghi dei funzionari e riducendo il numero di ore dedicate a materie in favore di altre, per dare al corso un indirizzo più “operativo”, come ad esempio la riduzione drastica delle ore dedicate al Diritto Amministrativo, alla Medicina Legale o al Primo Soccorso e non da meno alla Comunicazione, Organizzazione e Gestione delle Risorse, in favore di una integrazione del piano di studi relativo al Diritto di Polizia, al Diritto Penitenziario e soprattutto alla conoscenza dei sistemi informatici.
Si è poi vagliata la possibilità di un piano di formazione a distanza, cosiddetto elearning, dove la parte pubblica, pur condividendo la proposta, ha rappresentato le difficoltà di attuazione in previsione di un corso così prossimo, valutando insufficiente il tempo a disposizione per la creazione della piattaforma informatica necessaria al piano formativo. A tale riguardo questa O.S. ha però fatto notare all’Amministrazione che, considerando il parterre dei corsisti, già appartenente ai ruoli apicali del Corpo e con esperienza pluridecennale, sarebbe stato possibile prendere spunto dall’analogo Corso di formazione effettuato dalla Polizia di Stato, dove i futuri funzionari sono stati forniti di un supporto informatico (penna USB) “per consentire ai frequentatori di avvalersi off-line di ogni singola parte del percorso didattico, senza necessità di connessione internet e senza vincoli ad un ordine specifico di trattazione ed approfondimento degli argomenti”. Inoltre, sempre prendendo spunto dal Corso indetto dal Ministero dell’Interno, si è prospettato alla parte pubblica la possibilità di stipulare una convenzione tra l’Università di Roma “Sapienza” ed il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché il Corso di cui trattasi potesse acquisire anche un valore accademico, riconoscendo ai corsisti l’attribuzione di crediti formativi universitari.
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