E’ da poco terminato l’incontro tenutosi in data odierna presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. All’ordine del giorno lo schema di due distinti DM:
– Decreto per l’individuazione, nell’ambito della Direzione Generale del Personale e delle Risorse, dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari
– Decreto recante la disciplina delle funzioni e degli incarichi da conferire agli Ufficiali del Corpo degli Agenti di Custodia inquadrati nel ruolo ad esaurimento.
Va anzitutto precisato che nulla l’Amministrazione ha aggiunto in apertura di riunione, limitandosi a rinviare ai contenuti dell’informativa preventiva. Nel merito dei due progetti, il Si.N.A.P.Pe ha eccepito come la costituzione del varando Ufficio dirigenziale ha condotto ad una riscrittura delle posizioni dirigenziali sul territorio, con un decremento di posizioni per la Casa Circondariale di Monza che passa dalla previsione di due dirigenti ad uno. Trattandosi di istituto di primo livello ed essendo inserito in un circondario presso cui vi sono altri istituti di pari livello, si è chiesto di chiarire i motivi sottesi alla scelta dell’Amministrazione. Quanto poi all’individuazione della figura del Direttore, questa O.S. ha chiesto procedure trasparenti, o riaprendo le procedure in corso (quelle avviate il 17 ottobre 2017) oppure bandendo un nuovo interpello. Nel merito dei contenuti del DM, in relazione alle attribuzioni del varando Ufficio, si è eccepito come dal dato testuale pare emergere l’attribuzione (contra legem) di irrogazione della sanzione disciplinare della sospensione cautelare dal servizio. Nel merito si è avuta rassicurazione di una diversa formulazione che chiarisca come la competenza resti incaricata in capo agli organi sovraordinati. Il Si.N.A.P.Pe ha infatti rappresentato come le modifiche intervenute al D.Lgs n. 449/92 ad opera del riordino non attengono alla riscrittura dei livelli di competenza, ma unicamente ad un aggiornamento delle nomenclature e che una modifica nel senso ipotizzato creerebbe anche eccezioni in merito alla ricorribilità dei provvedimenti. Ancora nel merito del DM si è chiesto di specificare la posizione dei dirigenti del Corpo di Polizia Penitenziaria, in ragione delle attribuzioni sancite nell’articolo 40 del riordino “funzionario responsabile di unità organizzativa rilevante presso uffici e servizi del DAP”. Quale sarà l’allocazione della nostra dirigenza all’interno dell’Ufficio di cui si discute? Con riferimento allo schema di DM sulle funzioni dei Generali, che giunge a distanza di due anni dagli atti presupposti, e che pare poco o nulla innovare rispetto alle attuali attribuzioni, questa O.S. ha eccepito quanto previsto nell’art.4 dello schema di DM: “ i posti di funzione dirigenziale possono essere assegnati, oltre che agli Ufficiali con grado non inferiore a Colonnello, ai funzionari della carriera dirigenziale penitenziaria” in quanto, a breve, anche il Corpo di Polizia Penitenziaria avrà figure di livello dirigenziali e pertanto i suddetti incarichi possono restare una prerogativa del personale in uniforme.
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COMUNICATO – DAP: esito incontro schemi di decreto ministeriale
E’ da poco terminato l’incontro tenutosi in data odierna presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. All’ordine del giorno lo schema di due distinti DM:
– Decreto per l’individuazione, nell’ambito della Direzione Generale del Personale e delle Risorse, dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari
– Decreto recante la disciplina delle funzioni e degli incarichi da conferire agli Ufficiali del Corpo degli Agenti di Custodia inquadrati nel ruolo ad esaurimento.
Va anzitutto precisato che nulla l’Amministrazione ha aggiunto in apertura di riunione, limitandosi a rinviare ai contenuti dell’informativa preventiva. Nel merito dei due progetti, il Si.N.A.P.Pe ha eccepito come la costituzione del varando Ufficio dirigenziale ha condotto ad una riscrittura delle posizioni dirigenziali sul territorio, con un decremento di posizioni per la Casa Circondariale di Monza che passa dalla previsione di due dirigenti ad uno. Trattandosi di istituto di primo livello ed essendo inserito in un circondario presso cui vi sono altri istituti di pari livello, si è chiesto di chiarire i motivi sottesi alla scelta dell’Amministrazione. Quanto poi all’individuazione della figura del Direttore, questa O.S. ha chiesto procedure trasparenti, o riaprendo le procedure in corso (quelle avviate il 17 ottobre 2017) oppure bandendo un nuovo interpello. Nel merito dei contenuti del DM, in relazione alle attribuzioni del varando Ufficio, si è eccepito come dal dato testuale pare emergere l’attribuzione (contra legem) di irrogazione della sanzione disciplinare della sospensione cautelare dal servizio. Nel merito si è avuta rassicurazione di una diversa formulazione che chiarisca come la competenza resti incaricata in capo agli organi sovraordinati. Il Si.N.A.P.Pe ha infatti rappresentato come le modifiche intervenute al D.Lgs n. 449/92 ad opera del riordino non attengono alla riscrittura dei livelli di competenza, ma unicamente ad un aggiornamento delle nomenclature e che una modifica nel senso ipotizzato creerebbe anche eccezioni in merito alla ricorribilità dei provvedimenti. Ancora nel merito del DM si è chiesto di specificare la posizione dei dirigenti del Corpo di Polizia Penitenziaria, in ragione delle attribuzioni sancite nell’articolo 40 del riordino “funzionario responsabile di unità organizzativa rilevante presso uffici e servizi del DAP”. Quale sarà l’allocazione della nostra dirigenza all’interno dell’Ufficio di cui si discute? Con riferimento allo schema di DM sulle funzioni dei Generali, che giunge a distanza di due anni dagli atti presupposti, e che pare poco o nulla innovare rispetto alle attuali attribuzioni, questa O.S. ha eccepito quanto previsto nell’art.4 dello schema di DM: “ i posti di funzione dirigenziale possono essere assegnati, oltre che agli Ufficiali con grado non inferiore a Colonnello, ai funzionari della carriera dirigenziale penitenziaria” in quanto, a breve, anche il Corpo di Polizia Penitenziaria avrà figure di livello dirigenziali e pertanto i suddetti incarichi possono restare una prerogativa del personale in uniforme.
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