Si è concluso nella serata di ieri il secondo incontro relativo all’impianto F.E.S.I. nazionale per l’anno 2023. La riunione è stata presenziata dal dott. Massimo Parisi per il DAP e dal dott. Giuseppe Cacciapuoti per il DGMC. A seguito di modifiche apportate dall’Amministrazione rispetto al primo incontro, il dott. Parisi ha spiegato come l’incentivo previsto dall’art. 3 comma 3 punto B6) era destinato a quel personale impiegato per la vigilanza e osservazione dei detenuti nelle articolazioni della tutela della salute mentale. Il personale interessato dell’incentivo sarà quello che presta servizio in istituti (individuati dalla D.G.D.T.) che hanno al proprio interno reparti T.S.M. L’incentivo previsto dall’art.3 comma 3 punto B7) era destinato similmente ad incentivare il personale appartenente ai gruppi di intervento operativi. Il dott. Cacciapuoti ha rappresentato che l’aumento dei fondi per il suo Dipartimento è legittimato dal fatto che ben 7 Istituti per minori (su 17) diventeranno di livello dirigenziale e che avranno, quindi, una propria contrattazione decentrata. Il Si.N.A.P.Pe., rappresentato dal Segretario Nazionale Antonio Pierucci, prima di tutto ha sollecitato l’Amministrazione ad una tempistica più celere nell’affrontare una tematica importante come il F.E.S.I.: “non si può arrivare a maggio per stabilire regole che vedranno i propri effetti retroattivi da gennaio dello stesso anno”. Ci è dispiaciuto constatare come l’Amministrazione Centrale non abbia recepito talune osservazioni della nostra O.S. in ordine al progetto di istituto (del quale ancora non si comprende la mission), al mancato riconoscimento relativo alla tutela della paternità (che si è posta come condizione imprescindibile per la sottoscrizione dell’Accordo) ed alla mancata variazione di alcune fattispecie economiche a secondo delle tipologie di orario di servizio (art.3 comma 2). Il SiNAPPe, constatando una diminuzione delle presenze per accedere al cd. “Bonus”, ha evidenziato l’assenza di richiami ad incentivare quel personale che, seppur impiegato in servizi previsti dalla fascia A2, viene spesso impiegato in compiti istituzionali ricompresi nella fascia A1. Si è chiesto di valutare la possibilità, oltre al giusto riconoscimento economico previsto dal diverso importo della “fascia”, di poter beneficiare di parte del bonus a fronte di almeno il 50% delle presenze effettuate in fascia A1. Il Si.N.A.P.Pe ha comunque accolto, di buon grado, l’aumento dei fondi generale e l’eliminazione del giudizio complessivo annuale per accedere al bonus previsto dall’art.3 comma 2 A3); si ritiene inoltre, che l’incentivo di cui al punto B6) (personale impiegato presso le T.S.M.) fosse doveroso. Il Gruppo di Intervento Operativo (G.I.O.), attualmente in atto solo presso il Provveditorato L.A.M., risulta limitativo poiché spesso gli eventi critici vengono risolti direttamente dal personale in servizio nella struttura richiedente; stante ciò sembrerebbe opportuno, fino alla definitiva costituzione del GIO a livello nazionale (DGMC compreso) predisporre un incentivo direttamente per coloro che affrontano e risolvono eventi critici conclamati. Il dott. Parisi, preso atto delle osservazioni avanzate dalle OO.SS., ha comunicato una nuova stesura dell’Accordo ed una nuova convocazione per l’eventuale sottoscrizione. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
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COMUNICATO – F.E.S.I. Anno 2023: seconda puntata!
Si è concluso nella serata di ieri il secondo incontro relativo all’impianto F.E.S.I. nazionale per l’anno 2023.
La riunione è stata presenziata dal dott. Massimo Parisi per il DAP e dal dott. Giuseppe Cacciapuoti per il DGMC.
A seguito di modifiche apportate dall’Amministrazione rispetto al primo incontro, il dott. Parisi ha spiegato come l’incentivo previsto dall’art. 3 comma 3 punto B6) era destinato a quel personale impiegato per la vigilanza e osservazione dei detenuti nelle articolazioni della tutela della salute mentale. Il personale interessato dell’incentivo sarà quello che presta servizio in istituti (individuati dalla D.G.D.T.) che hanno al proprio interno reparti T.S.M.
L’incentivo previsto dall’art.3 comma 3 punto B7) era destinato similmente ad incentivare il personale appartenente ai gruppi di intervento operativi.
Il dott. Cacciapuoti ha rappresentato che l’aumento dei fondi per il suo Dipartimento è legittimato dal fatto che ben 7 Istituti per minori (su 17) diventeranno di livello dirigenziale e che avranno, quindi, una propria contrattazione decentrata.
Il Si.N.A.P.Pe., rappresentato dal Segretario Nazionale Antonio Pierucci, prima di tutto ha sollecitato l’Amministrazione ad una tempistica più celere nell’affrontare una tematica importante come il F.E.S.I.: “non si può arrivare a maggio per stabilire regole che vedranno i propri effetti retroattivi da gennaio dello stesso anno”.
Ci è dispiaciuto constatare come l’Amministrazione Centrale non abbia recepito talune osservazioni della nostra O.S. in ordine al progetto di istituto (del quale ancora non si comprende la mission), al mancato riconoscimento relativo alla tutela della paternità (che si è posta come condizione imprescindibile per la sottoscrizione dell’Accordo) ed alla mancata variazione di alcune fattispecie economiche a secondo delle tipologie di orario di servizio (art.3 comma 2).
Il SiNAPPe, constatando una diminuzione delle presenze per accedere al cd. “Bonus”, ha evidenziato l’assenza di richiami ad incentivare quel personale che, seppur impiegato in servizi previsti dalla fascia A2, viene spesso impiegato in compiti istituzionali ricompresi nella fascia A1. Si è chiesto di valutare la possibilità, oltre al giusto riconoscimento economico previsto dal diverso importo della “fascia”, di poter beneficiare di parte del bonus a fronte di almeno il 50% delle presenze effettuate in fascia A1.
Il Si.N.A.P.Pe ha comunque accolto, di buon grado, l’aumento dei fondi generale e l’eliminazione del giudizio complessivo annuale per accedere al bonus previsto dall’art.3 comma 2 A3); si ritiene inoltre, che l’incentivo di cui al punto B6) (personale impiegato presso le T.S.M.) fosse doveroso. Il Gruppo di Intervento Operativo (G.I.O.), attualmente in atto solo presso il Provveditorato L.A.M., risulta limitativo poiché spesso gli eventi critici vengono risolti direttamente dal personale in servizio nella struttura richiedente; stante ciò sembrerebbe opportuno, fino alla definitiva costituzione del GIO a livello nazionale (DGMC compreso) predisporre un incentivo direttamente per coloro che affrontano e risolvono eventi critici conclamati.
Il dott. Parisi, preso atto delle osservazioni avanzate dalle OO.SS., ha comunicato una nuova stesura dell’Accordo ed una nuova convocazione per l’eventuale sottoscrizione.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
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