Ennesima aggressione, ieri sera, a carico di un agente di Polizia Penitenziaria il quale
è dovuto ricorrere al nosocomio locale per cure ed accertamenti diagnostici. Lo stesso
ha riportato sia un trauma contusivo all’addome e al torace che una contusione ad un
braccio con una prognosi di 10 giorni. La natura della vicenda è collegabile ad un
rifiuto del detenuto durante l’operazione di chiusura ordinaria notturna nella cella
detentiva iniziando ad inveire con sputi ed offese fino ad una vera e propria
aggressione con spintoni e pugni.
L’ordine è stato prontamente ristabilito – afferma Giuseppe MEROLA Segretario
Regionale Lombardia Si.N.A.P.Pe. per la Giustizia Minorile – grazie all’intervento
dei colleghi in servizio che sono prontamente intervenuti con somme qualità
professionali.
Il detenuto,18 enne,di origine nordafricana e con problemi di natura psichiatrica, è già
noto in Istituto per altre vicende anche analoghe. La questione dei soggetti
psichiatrici è molto articolata con notevoli difficoltà nella gestione e spesso questi
compiono atti di autolesionismo e di aggressione, compromettendo l’ordine e la
sicurezza tanto degli operatori quanto dei restanti utenti a maggior ragione se trattasi
dell’Istituto in questione il quale versa in un’ingente precarietà strutturale. Regionale e Nazionale ha effettuato una visita sui luoghi di lavoro ed ha potuto
constatare, con rammarico, la carenza di cui sopra ove il personale, si impegna
quotidianamente, senza alcun risparmio, nell’adempimento dei doveri
istituzionali.Attendiamo, infine, con profonda fiducia, la prossima riapertura del
padiglione detentivo al fine di offrire una qualità di vita migliore a tutti con una
nuova riorganizzazione del lavoro e dei servizi.
Il Si.N.A.P.P.e esprime vive attestazioni di vicinanza al collega aggredito con la
speranza di una pronta guarigione.
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COMUNICATO – I.P.M. “Beccaria” Milano : detenuto aggredisce un agente di Polizia Penitenziaria
Ennesima aggressione, ieri sera, a carico di un agente di Polizia Penitenziaria il quale
è dovuto ricorrere al nosocomio locale per cure ed accertamenti diagnostici. Lo stesso
ha riportato sia un trauma contusivo all’addome e al torace che una contusione ad un
braccio con una prognosi di 10 giorni. La natura della vicenda è collegabile ad un
rifiuto del detenuto durante l’operazione di chiusura ordinaria notturna nella cella
detentiva iniziando ad inveire con sputi ed offese fino ad una vera e propria
aggressione con spintoni e pugni.
L’ordine è stato prontamente ristabilito – afferma Giuseppe MEROLA Segretario
Regionale Lombardia Si.N.A.P.Pe. per la Giustizia Minorile – grazie all’intervento
dei colleghi in servizio che sono prontamente intervenuti con somme qualità
professionali.
Il detenuto,18 enne,di origine nordafricana e con problemi di natura psichiatrica, è già
noto in Istituto per altre vicende anche analoghe. La questione dei soggetti
psichiatrici è molto articolata con notevoli difficoltà nella gestione e spesso questi
compiono atti di autolesionismo e di aggressione, compromettendo l’ordine e la
sicurezza tanto degli operatori quanto dei restanti utenti a maggior ragione se trattasi
dell’Istituto in questione il quale versa in un’ingente precarietà strutturale. Regionale e Nazionale ha effettuato una visita sui luoghi di lavoro ed ha potuto
constatare, con rammarico, la carenza di cui sopra ove il personale, si impegna
quotidianamente, senza alcun risparmio, nell’adempimento dei doveri
istituzionali.Attendiamo, infine, con profonda fiducia, la prossima riapertura del
padiglione detentivo al fine di offrire una qualità di vita migliore a tutti con una
nuova riorganizzazione del lavoro e dei servizi.
Il Si.N.A.P.P.e esprime vive attestazioni di vicinanza al collega aggredito con la
speranza di una pronta guarigione.
comunicato SiNAPPe del 28 gennaio 2017
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