Il Consiglio dei Ministri nella seduta di venerdì 10 marzo 2017, sotto la presidenza di Paolo Gentiloni, ha deliberato in materia di attuazione delle norme europee, in materia di riforma del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e via discorrendo e, udite udite, ha deliberato in materie di nomine! Così, su proposta del Ministro Orlando, si conferma la nomina del dott. Natoli a capo del DOG, ma … nulla si dice dell’incarico (scaduto) a Capo del DAP!
Una svista?
Dovremmo forse augurarci che questo sia l’ennesimo “parto” di un Governo distratto, che forse assume a priorità la corsa al segretariato del PD, oppure dobbiamo più semplicemente leggere la notizia (o meglio, l’assenza di essa) per quella che è, ovvero la scelta consapevole di lasciare nuovamente vuota la poltrona di Largo Luigi Daga?
“Così è, se vi pare!”
In un costante rincorrersi degli eventi, dopo i 7 lunghi mesi di vacanza che la storia ci ha consegnato che precedettero la nomina del Presidente Santi Consolo (periodo nel quale abbiamo assistito ad una “gestione immobile” del Dipartimento per via di una delega di fatto vuota all’allora Vice Capo Vicario), oggi ci dobbiamo preparare a scenari peggiori perché non possiamo di certo non ragionare sul fatto che allo stato attuale quel palazzo è sprovvisto persino di un Vicario dalla data di quiescenza del Dott. De Pascalis. A conti fatti, dunque, a tener fermo il timone pare sarà chiamato il Direttore Generale del Personale, nella speranza – però – che glielo lascino fare concretamente, con delega piena e non fittizia, affinché si scongiuri l’ennesimo periodo di vuoto e vago attendismo.
Quanto poi all’opportunità di una siffatta situazione di “vuoto” (che non si ha
idea di quanto possa durare) in un momento storico di particolare rilievo per le sorti
dell’Amministrazione (si pensi agli scrutini per incarichi superiori dei Dirigenti
dell’Amministrazione che subiranno necessariamente una battuta d’arresto in assenza
del Presidente della Commissione) in cui comunque, volente o nolente, il Capo del
Dipartimento riveste un ruolo di interfaccia in dinamiche più globali (giusto per
ricordarlo, la partita riordinamentale non si è ancora definita e comunque a
conclusione dell’iter legislativo necessiteranno provvedimenti del Capo del
Dipartimento per recepirne alcuni contenuti), va da se ritenere che questo ennesimo
“abbandono” del “figliolo DAP” da parte del Ministro e dell’intero Governo
(quando per altro si vocifera su un prossimo cambio al vertice anche del Capo di
Gabinetto del Ministero della Giustizia), sia quanto meno ardito, o semplicemente
l’ennesimo pasticcio che si pone in linea di coerenza con tutti quelli sin ora commessi.
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COMUNICATO – Il Consiglio dei Ministri ha deliberato … Mera dimenticanza o scelta consapevole?
Il Consiglio dei Ministri nella seduta di venerdì 10 marzo 2017, sotto la presidenza di Paolo Gentiloni, ha deliberato in materia di attuazione delle norme europee, in materia di riforma del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e via discorrendo e, udite udite, ha deliberato in materie di nomine! Così, su proposta del Ministro Orlando, si conferma la nomina del dott. Natoli a capo del DOG, ma … nulla si dice dell’incarico (scaduto) a Capo del DAP!
Una svista?
Dovremmo forse augurarci che questo sia l’ennesimo “parto” di un Governo distratto, che forse assume a priorità la corsa al segretariato del PD, oppure dobbiamo più semplicemente leggere la notizia (o meglio, l’assenza di essa) per quella che è, ovvero la scelta consapevole di lasciare nuovamente vuota la poltrona di Largo Luigi Daga?
“Così è, se vi pare!”
In un costante rincorrersi degli eventi, dopo i 7 lunghi mesi di vacanza che la storia ci ha consegnato che precedettero la nomina del Presidente Santi Consolo (periodo nel quale abbiamo assistito ad una “gestione immobile” del Dipartimento per via di una delega di fatto vuota all’allora Vice Capo Vicario), oggi ci dobbiamo preparare a scenari peggiori perché non possiamo di certo non ragionare sul fatto che allo stato attuale quel palazzo è sprovvisto persino di un Vicario dalla data di quiescenza del Dott. De Pascalis. A conti fatti, dunque, a tener fermo il timone pare sarà chiamato il Direttore Generale del Personale, nella speranza – però – che glielo lascino fare concretamente, con delega piena e non fittizia, affinché si scongiuri l’ennesimo periodo di vuoto e vago attendismo.
Quanto poi all’opportunità di una siffatta situazione di “vuoto” (che non si ha
idea di quanto possa durare) in un momento storico di particolare rilievo per le sorti
dell’Amministrazione (si pensi agli scrutini per incarichi superiori dei Dirigenti
dell’Amministrazione che subiranno necessariamente una battuta d’arresto in assenza
del Presidente della Commissione) in cui comunque, volente o nolente, il Capo del
Dipartimento riveste un ruolo di interfaccia in dinamiche più globali (giusto per
ricordarlo, la partita riordinamentale non si è ancora definita e comunque a
conclusione dell’iter legislativo necessiteranno provvedimenti del Capo del
Dipartimento per recepirne alcuni contenuti), va da se ritenere che questo ennesimo
“abbandono” del “figliolo DAP” da parte del Ministro e dell’intero Governo
(quando per altro si vocifera su un prossimo cambio al vertice anche del Capo di
Gabinetto del Ministero della Giustizia), sia quanto meno ardito, o semplicemente
l’ennesimo pasticcio che si pone in linea di coerenza con tutti quelli sin ora commessi.
170313_comunicato_nuovamente-orfani-del-capo-dap
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