Nella giornata del 20 luglio u.s. la Direzione Generale del Personale e delle Risorse ha emanato una nota in ordine alla possibilità di rientro in sede dei vincitori del concorso interno per circa 1200 vice ispettori.
Una circolare ambivalente, capace di suscitare emozioni e sentimenti sia positivi che negativi per la generale idea di potenziale mobilità di risulta.
In una Pubblica Amministrazione “normale” non sarebbero serviti 10 anni per completare la procedura concorsuale e sancire l’accesso con l’immissione del Ruolo nel marzo del 2019 del personale de quo.
Le considerazioni di rimando, benché ovvie e dipese dalle scelte operate dalla Direzione Generale di allora (parliamo di un PDG del 2008…), hanno determinato la condizione attuale.
La Circolare lascia estremamente perplessi perché sovrappone più casistiche che meriterebbero un’analisi diversa e separata.
La mobilità ordinaria del personale anziano nel Ruolo, che ha partecipato all’interpello 2017, non deve risultare come una contropartita nella procedura di assegnazione delle donne e degli uomini che parteciperanno al prossimo Corso per l’accesso alla qualifica iniziale del Ruolo degli Ispettori.
Se il ministro Bonafede rideterminerà la dotazione organica del Corpo, per ogni singolo Ruolo, come il Si.N.A.P.Pe ha avuto modo di esprimere per le vie brevi, il Capo del Dipartimento inevitabilmente dovrà “tradurre” questo nuovo orientamento politico in dei nuovi PCD.
Probabilmente questo gran bailamme non sarebbe stato necessario ma, evidentemente, l’esperienza passata non ha insegnato nulla!
D’altronde…”il disordine è fonte di creatività e immaginazione, ma è anche foriero di confusione e di caos…” (F.Nietzsche)
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
COMUNICATO – IL LATO OSCURO DI UN CONCORSO “MALEDETTO”! QUEL CORSO E QUEL PIANO PASTICCIATO…
Nella giornata del 20 luglio u.s. la Direzione Generale del Personale e delle Risorse ha emanato una nota in ordine alla possibilità di rientro in sede dei vincitori del concorso interno per circa 1200 vice ispettori.
Una circolare ambivalente, capace di suscitare emozioni e sentimenti sia positivi che negativi per la generale idea di potenziale mobilità di risulta.
In una Pubblica Amministrazione “normale” non sarebbero serviti 10 anni per completare la procedura concorsuale e sancire l’accesso con l’immissione del Ruolo nel marzo del 2019 del personale de quo.
Le considerazioni di rimando, benché ovvie e dipese dalle scelte operate dalla Direzione Generale di allora (parliamo di un PDG del 2008…), hanno determinato la condizione attuale.
La Circolare lascia estremamente perplessi perché sovrappone più casistiche che meriterebbero un’analisi diversa e separata.
La mobilità ordinaria del personale anziano nel Ruolo, che ha partecipato all’interpello 2017, non deve risultare come una contropartita nella procedura di assegnazione delle donne e degli uomini che parteciperanno al prossimo Corso per l’accesso alla qualifica iniziale del Ruolo degli Ispettori.
Se il ministro Bonafede rideterminerà la dotazione organica del Corpo, per ogni singolo Ruolo, come il Si.N.A.P.Pe ha avuto modo di esprimere per le vie brevi, il Capo del Dipartimento inevitabilmente dovrà “tradurre” questo nuovo orientamento politico in dei nuovi PCD.
Probabilmente questo gran bailamme non sarebbe stato necessario ma, evidentemente, l’esperienza passata non ha insegnato nulla!
D’altronde…”il disordine è fonte di creatività e immaginazione, ma è anche foriero di confusione e di caos…” (F.Nietzsche)
comunicato-concorso-interno-vice-ispettori
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario