Continuano gli incontri per la definizione delle parti giuridiche dei contratti del pubblico impiego e con essi si riapre il confronto su “permessi e malattie” dei dipendenti, materia che ha sempre suscitato l’interesse del “governate” di turno al grido di “combattiamo l’assenteismo”. E anche questa volta non si è sprecata l’occasione per proporre l’ennesimo giro di vite proprio su questi istituti. Le novità dovrebbero riguardare le assenze per malattia in occasione di analisi cliniche, terapie e visite specialistiche, per le quali il dipendente potrà assentarsi soltanto per il tempo necessario fruendo di permessi orari , anziché per l’intera giornata, producendo la relativa certificazione medica. Questa possibilità non sarebbe comunque senza limiti prevedendo l’introduzioni di tetti massimi. Dovrebbero continuare ad essere esclusi dal conteggio i permessi fruiti per effettuare terapie salvavita o per curarsi da gravi malattie. Come tutto questo si riverserà nel nostro mondo, in ragione della peculiarità contrattuale che prevede per il poliziotto penitenziario la possibilità di assentarsi a titolo di “congedo straordinario” è ancora tutto da capire. Per il momento i “grandi discorsi” riguardano il pubblico impiego in senso omnicomprensivo; le eccezioni legate alla specificità non potranno comunque non essere valutate. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
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COMUNICATO – Le mille maglie del contratto: sotto lente “Malattie e permessi”
Continuano gli incontri per la definizione delle parti giuridiche dei contratti del pubblico impiego e con essi si riapre il confronto su “permessi e malattie” dei dipendenti, materia che ha sempre suscitato l’interesse del “governate” di turno al grido di “combattiamo l’assenteismo”. E anche questa volta non si è sprecata l’occasione per proporre l’ennesimo giro di vite proprio su questi istituti. Le novità dovrebbero riguardare le assenze per malattia in occasione di analisi cliniche, terapie e visite specialistiche, per le quali il dipendente potrà assentarsi soltanto per il tempo necessario fruendo di permessi orari , anziché per l’intera giornata, producendo la relativa certificazione medica. Questa possibilità non sarebbe comunque senza limiti prevedendo l’introduzioni di tetti massimi. Dovrebbero continuare ad essere esclusi dal conteggio i permessi fruiti per effettuare terapie salvavita o per curarsi da gravi malattie. Come tutto questo si riverserà nel nostro mondo, in ragione della peculiarità contrattuale che prevede per il poliziotto penitenziario la possibilità di assentarsi a titolo di “congedo straordinario” è ancora tutto da capire. Per il momento i “grandi discorsi” riguardano il pubblico impiego in senso omnicomprensivo; le eccezioni legate alla specificità non potranno comunque non essere valutate. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
COMUNICATO – Le mille maglie del contratto – sotto lente malattie e permessi
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