Si è appena concluso il terzo incontro presso il DAP per discutere del piano di assegnazione dei futuri vice ispettori che ultimeranno nel prossimo mese di marzo il corso di formazione. Presente ai lavori, oltre al Direttore Generale del Personale e al Capo del Dipartimento, anche il Sottosegretario di Stato On. Jacopo MORRONE. Proprio in ragione dell’alta interlocuzione di chiara matrice politica, il Si.N.A.P.Pe ha chiesto all’Amministrazione un atto di coraggio e responsabilità che consenta – utilizzando gli ampi spazi di manovra a disposizione – di conciliare le esigenze personali degli aspiranti con quelle di funzionalità degli istituti. L’invocato “criterio univoco” cui più volte si è fatto riferimento nel corso dell’incontro ha fornito l’occasione al Si.N.A.P.Pe di accendere i riflettori sulla possibilità di utilizzazione dei meccanismi di assegnazione in sovrannumero “riassorbibile” che prescindano dalle dotazioni per ruolo, in analogia a quanto lo stesso Vertice politico ha inteso fare da ultimo nelle procedure di stabilizzazione dell’USPEV. La volontà che pare emergere è comunque quella di procedere per assicurare il rientro in sede ove vi sia dotazione organica disponibile e ove ciò risponda ai desiderata degli aspiranti, ricorrendo in subordine ad un criterio di territorialità nell’assegnazione nel caso in cui non vi siano disponibilità nella sede di provenienza. Anche su questo aspetto il Si.N.A.P.Pe ha sottolineato la “pericolosità” degli effetti di scelte di tale natura, in ragione delle dimensioni di alcuni distretti che accorpano più Regioni in cui insistono istituti penitenziari separati da distanze chilometriche importanti. Di fatto, la ratio della territorializzazione svanirebbe in ragione dei limiti geografici evidenti. Ulteriore accento è stato posto dal Si.N.A.P.Pe nel proprio intervento in relazione agli interessi c.d. “convergenti” non potendo non considerare anche la posizione di coloro che ambiscono al trasferimento in ragione di procedure di mobilità ordinarie già in fieri (mobilità 2018) Con l’intento di un’ulteriore analisi a tutto tondo, i lavori sono stati aggiornati al 13 febbraio.
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COMUNICATO – Piano di assegnazione dei neo Vice Ispettori: esito dell’incontro al DAP!
Si è appena concluso il terzo incontro presso il DAP per discutere del piano di assegnazione dei futuri vice ispettori che ultimeranno nel prossimo mese di marzo il corso di formazione. Presente ai lavori, oltre al Direttore Generale del Personale e al Capo del Dipartimento, anche il Sottosegretario di Stato On. Jacopo MORRONE. Proprio in ragione dell’alta interlocuzione di chiara matrice politica, il Si.N.A.P.Pe ha chiesto all’Amministrazione un atto di coraggio e responsabilità che consenta – utilizzando gli ampi spazi di manovra a disposizione – di conciliare le esigenze personali degli aspiranti con quelle di funzionalità degli istituti. L’invocato “criterio univoco” cui più volte si è fatto riferimento nel corso dell’incontro ha fornito l’occasione al Si.N.A.P.Pe di accendere i riflettori sulla possibilità di utilizzazione dei meccanismi di assegnazione in sovrannumero “riassorbibile” che prescindano dalle dotazioni per ruolo, in analogia a quanto lo stesso Vertice politico ha inteso fare da ultimo nelle procedure di stabilizzazione dell’USPEV. La volontà che pare emergere è comunque quella di procedere per assicurare il rientro in sede ove vi sia dotazione organica disponibile e ove ciò risponda ai desiderata degli aspiranti, ricorrendo in subordine ad un criterio di territorialità nell’assegnazione nel caso in cui non vi siano disponibilità nella sede di provenienza. Anche su questo aspetto il Si.N.A.P.Pe ha sottolineato la “pericolosità” degli effetti di scelte di tale natura, in ragione delle dimensioni di alcuni distretti che accorpano più Regioni in cui insistono istituti penitenziari separati da distanze chilometriche importanti. Di fatto, la ratio della territorializzazione svanirebbe in ragione dei limiti geografici evidenti. Ulteriore accento è stato posto dal Si.N.A.P.Pe nel proprio intervento in relazione agli interessi c.d. “convergenti” non potendo non considerare anche la posizione di coloro che ambiscono al trasferimento in ragione di procedure di mobilità ordinarie già in fieri (mobilità 2018) Con l’intento di un’ulteriore analisi a tutto tondo, i lavori sono stati aggiornati al 13 febbraio.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
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