Già nello scorso incontro ci eravamo detti pronti a firmare e a chiudere la partita contrattuale in tempi brevi: una posizione di scopo, la nostra, guidata dalla volontà di portare nelle tasche dei poliziotti penitenziari quell’aumento che seppur non bastevole a colmare l’aumento del costo della vita, allo stato attuale è il risultato migliore ottenibile con le risorse in campo.
Né è realistico pensare che prese di posizioni conducano all’appostamento di ulteriori risorse economiche.
D’altro canto, il Governo si impegni ad appostare le risorse necessarie per il prossimo rinnovo visto che la valenza di questo contratto arriva al 31.12.2024
Allo stato dell’arte, infatti, si lavorerà per il prossimo rinnovo sotto il medesimo Esecutivo; è per questo che – come già fatto in passato – il Si.N.A.P.Pe auspica un ragionamento concreto sulle risorse attuali e una coda contrattuale, un addendum, che impegni la parte pubblica all’analisi e al sovvenzionamento di voci che riempiano di contenuti la specifica competenza della polizia penitenziaria.
Auspichiamo, fra le varie misure, interventi di defiscalizzazione delle indennità accessorie e interventi fiscali di deducibilità dei canoni versati per l’alloggio nelle caserme.
Maggiori risorse per il FESI e una diversa disciplina dell’assegno alimentare in caso di sospensione precauzionale costituiscono invece punti di interesse che auspichiamo trovino spazio di approvazione già in questa tornata contrattuale.
Il prossimo aggiornamento è fissato per il 9 di dicembre quando si affronterà la materia delle relazioni sindacali.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi