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FESI 2017 – “Ancora lontani dalla quadratura del cerchio”

Dicembre 21, 2016 Sinappe 0 Comments

I propositi e gli impegni erano di tutto rilievo, ma come spesso accade per i nobili intenti, essi miseramente naufragano nel mare del divenire. Quando si sottoscrisse l’accordo per il 2016, la prospettiva era quella di giungere alla sottoscrizione di una pre-intesa per l’anno 2017 entro il 31 dicembre 2016, mossi dall’idea di consegnare al personale una road map sulla quale orientare il proprio percorso lavorativo avendo contezza dei riconoscimenti che saranno attribuiti ai propri livelli di produttività. I lavori di fatto sono stati caratterizzati da alacrità, ma risultati apprezzabili – come di consueto – non si sono ottenuti; almeno fino alla riunione fiume di ieri 20/12/2016 protrattasi fino a tarda sera. Pare che si vada verso una nuova convocazione presumibilmente fissata al 27 dicembre. Ma quali sono i “problemi” che hanno condotto a questo stallo e che ci portano ad affermare che siamo lontani dalla quadratura del cerchio? Il primo fondamentale problema è una visione contrapposta fra il progetto (confuso) dell’Amministrazione e quello caldeggiato dalle parti sindacali. Perché lo definiamo “confuso”? perché nel costume che è proprio di questa Amministrazione, non è dato parlare di numeri; quando si chiede di analizzare il dato, seppur in forma prospettica, prendendo a riferimento quello degli anni passati, la risposta evasiva e lacunosa è sempre la stessa. L’idea prospettata dalla Direzione Generale del Personale e delle Risorse mira ad un impianto innovativo che vada a parametrare “il rendimento” a criteri poco matematici (e dunque difficilmente riscontrabili nei dati di fatto) che rischiano di condurre alla stipula di un accordo sì innovativo ma di discutibile efficacia. E l’innovazione passa per l’istituzione di “fondi di riserva” che vadano a compensare determinate e particolari situazioni di impegno, senza però far comprendere chi e in quale misura beneficerà di questo fondo.

Se da un lato il Si.N.A.P.Pe abbraccia la portata innovativa del
cambiamento, con posizioni che trovano il consenso di ben 6 ottavi del tavolo,
dall’altro per senso di responsabilità vuole comprendere nell’ottica
d’Amministrazione questa innovazione dei “super bonus” (che ad
esempio di vuole attribuire a coloro che assicurano nell’anno la maxi soglia di
presenze di 230 giornate – e rispetto a ciò va specificato che nella proposta di
Amministrazione la soglia fissata era di 240) come impatta sulle soglie
“classiche” in termini di diversa distribuzione degli oneri
economici.
Siamo i prima a sostenere a spada tratta la necessità di un adeguamento
dell’impianto FESI rispetto alle contingenze del momento; abbiamo ben a
mente che l’attuale impianto è figlio di una epoca in cui il Corpo era più
giovane e numeroso, così come abbiamo bene a mente che il contingente va via
via riducendosi mentre le incombenze professionali vanno ampliandosi.
Circostanze queste che rendono effettivamente necessario uno
stimolo professionale e uno slancio motivazionale diverso da
riconoscere al personale; ma è indiscutibile che il tutto debba essere fatto
attraverso approcci razionali e abbandonando l’approssimazione.
E sguazzando nei sofismi, il confronto purtroppo si snoda
abbandonando la via delle certezze, quelle dell’ammontare dei fondi
disponibili, quella della percentuale dei destinatari che si intende
maggiormente indennizzare per rischio/disagio/responsabilità, l’impatto di
tali determinazioni in termini di riduzione di fondi disponibili sulla
contrattazione decentrata.
Un lavoro che effettivamente allo stato dell’arte difficilmente troverà la
propria logica e auspicata conclusione entro la fine dell’anno in corso, almeno
fino a quando – dati alla mano – non saremo messi nelle condizioni di
contribuire responsabilmente alla stesura di un progetto che effettivamente
premi le efficienze. Fermo restando che ogni discorso parte dal postulato per
cui la premialità aggiuntiva debba riferirsi a quei particolari servizi dalla forte
connotazione operativa che oggi rientrano in fascia A1 ed in aggiunta a questa
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi
Saluti

161221_comunicato_FESI 2017_esiti incontro DAP del 20 dicembre

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