Come preannunciato con diversi comunicati unitari e con uno stato di agitazione che non aveva portato però ai risultati sperati, i poliziotti penitenziari di stanza a Frosinone hanno intrapreso una forte protesta, iniziata il 12 giugno scorso, consistente nell’auto consegna!
Ognuno di loro, al termine del proprio turno di servizio, si auto consegna, rimanendo all’interno delle mura carcerarie senza tornare presso l’abitazione di residenza.
Tale pesante forma di protesta vuole sollecitare l’Amministrazione ad aprire gli occhi su una carenza organica ormai giunta ai limiti del sopportabile.
Dopo le criticità avvenute nel marzo scorso, i carichi di lavoro sono raddoppiati, se non triplicati, con grave disagio per il Personale che spesso deve sacrificare giorni di riposo e di congedo per assicurare l’attività penitenziaria.
Due anni fa le proteste del Personale avevano portato ad un esiguo incremento dell’organico che aveva dato adito, ai Superiori Uffici, di inaugurare un Nuovo Padiglione ospitante circa 200 detenuti, vanificando così i vantaggi ottenuti dall’aumento delle unità di polizia assegnate.
Oggi il Personale non vuole che si ripeta lo stesso errore. La protesta continuerà fintanto non si raggiungerà l’obiettivo prefissato: un congruo incremento della forza lavoro che permetta il ripristino di una idonea situazione di lavoro, nella quale vengano rispettati i canoni minimi previsti, nel rispetto dei lavoratori e delle persone!
L’opinione pubblica deve essere sensibilizzata a quelli che sono i problemi del penitenziario cittadino, affinché ai poliziotti che garantiscono l’ordine e la sicurezza, siano garantiti i diritti dovuti.
Vi terremo informati sugli sviluppi del caso.
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FROSINONE – I Poliziotti si autoconsegnano per protesta!
Come preannunciato con diversi comunicati unitari e con uno stato di agitazione che non aveva portato però ai risultati sperati, i poliziotti penitenziari di stanza a Frosinone hanno intrapreso una forte protesta, iniziata il 12 giugno scorso, consistente nell’auto consegna!
Ognuno di loro, al termine del proprio turno di servizio, si auto consegna, rimanendo all’interno delle mura carcerarie senza tornare presso l’abitazione di residenza.
Tale pesante forma di protesta vuole sollecitare l’Amministrazione ad aprire gli occhi su una carenza organica ormai giunta ai limiti del sopportabile.
Dopo le criticità avvenute nel marzo scorso, i carichi di lavoro sono raddoppiati, se non triplicati, con grave disagio per il Personale che spesso deve sacrificare giorni di riposo e di congedo per assicurare l’attività penitenziaria.
Due anni fa le proteste del Personale avevano portato ad un esiguo incremento dell’organico che aveva dato adito, ai Superiori Uffici, di inaugurare un Nuovo Padiglione ospitante circa 200 detenuti, vanificando così i vantaggi ottenuti dall’aumento delle unità di polizia assegnate.
Oggi il Personale non vuole che si ripeta lo stesso errore. La protesta continuerà fintanto non si raggiungerà l’obiettivo prefissato: un congruo incremento della forza lavoro che permetta il ripristino di una idonea situazione di lavoro, nella quale vengano rispettati i canoni minimi previsti, nel rispetto dei lavoratori e delle persone!
L’opinione pubblica deve essere sensibilizzata a quelli che sono i problemi del penitenziario cittadino, affinché ai poliziotti che garantiscono l’ordine e la sicurezza, siano garantiti i diritti dovuti.
Vi terremo informati sugli sviluppi del caso.
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