Il 31 maggio 2023, durante l’attività di addestramento per la parata militare prodromica alla Festa della Repubblica, un malore improvviso colse la nostra amica Imma Cavagnuolo, assistente del Corpo di Polizia penitenziaria. Era una mattina uggiosa, la giornata divenne tetra, il dolore insopportabile. Oggi il Capo del Dipartimento Giovanni Russo, alla presenza dei Vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove, ha aperto la Cerimonia per l’intitolazione di un edificio della Scuola di Formazione ed Aggiornamento di Via di Brava alla compianta Imma. Alla solenne celebrazione hanno partecipato i familiari della Cavagnuolo, il marito Massimo ed il figlio Luca. Una solennità emozionante perché le persone che amiamo vivono per sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Noi ti ricorderemo per il coraggio, la gentilezza e la generosità, grati per il tempo prezioso che abbiamo avuto con te: la tua prematura partenza ci ha insegnato l’importanza di apprezzare ogni istante. In quell’edificio di Via di Brava echeggerà il tuo disarmante sorriso. Lo scrivemmo quel 31 maggio: “Come un uccello che canta nella pioggia, lasciamo che i bei ricordi sopravvivano in tempo di dolore”. Ciao Imma, amica nostra!
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In memoria di Imma! Intitolazione di un edificio della S.F.A.P. di Roma “Via di Brava”
Il 31 maggio 2023, durante l’attività di addestramento per la parata militare prodromica alla Festa della Repubblica, un malore improvviso colse la nostra amica Imma Cavagnuolo, assistente del Corpo di Polizia penitenziaria.
Era una mattina uggiosa, la giornata divenne tetra, il dolore insopportabile.
Oggi il Capo del Dipartimento Giovanni Russo, alla presenza dei Vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove, ha aperto la Cerimonia per l’intitolazione di un edificio della Scuola di Formazione ed Aggiornamento di Via di Brava alla compianta Imma.
Alla solenne celebrazione hanno partecipato i familiari della Cavagnuolo, il marito Massimo ed il figlio Luca.
Una solennità emozionante perché le persone che amiamo vivono per sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi.
Noi ti ricorderemo per il coraggio, la gentilezza e la generosità, grati per il tempo prezioso che abbiamo avuto con te: la tua prematura partenza ci ha insegnato l’importanza di apprezzare ogni istante.
In quell’edificio di Via di Brava echeggerà il tuo disarmante sorriso.
Lo scrivemmo quel 31 maggio: “Come un uccello che canta nella pioggia, lasciamo che i bei ricordi sopravvivano in tempo di dolore”.
Ciao Imma, amica nostra!
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