Questo è quanto sta accadendo da qualche ora presso gli Istituti Penali di Parma: due detenuti, nel corso della fruizione dei passeggi, si sono arrampicati sul muro che limita questa area, e non dimostrano alcuna intenzione di scendere. A renderlo noto è Gianluca Giliberti, Segretario Regionale del Si.N.A.P.Pe per l’Emilia Romagna che, con un comunicato stampa dai toni perentori, racconta le ore concitate che il personale di via Burla sta vivendo. “Uno dei due detenuti è un nome noto alle cronache penitenziarie, tanto che meno di due settimane fa si è reso protagonista di una ignobile e violenta aggressione nei confronti di 4 poliziotti penitenziari” – commenta Giliberti! “Siamo in attesa di conoscere la reale dinamica e le rivendicazioni sottese a quello che ha tutto il sapore di un plateale gesto di dissenso, messo in atto dai due reclusi. Possiamo azzardare l’ipotesi che alla base, ci sia la mancata assunzione di un provvedimento di trasferimento presso altro carcere; ma resta solo una delle teorie possibili”. “Dai pochi elementi disponibili – prosegue il Segretario regionale del Si.N.A.P.Pe – riteniamo di poter escludere che trattasi di un tentativo di fuga, essendo praticamente impossibile, da quella posizione, raggiungere il muro di cinta”. Sul posto sono attualmente presenti i Vigili del Fuoco ed i mezzi di soccorso sanitario, oltre a numerosi poliziotti penitenziari chiamati anche a gestire, oltre all’emergenza, anche i serpeggianti malumori che questa situazione sta instillando in tutta la popolazione detenuta. “Anche questo evento – chiosa Giliberti – serva da monito per l’Amministrazione per descrivere, ove ancora ve ne fosse bisogno, la complessità di un istituto non solo di notevoli dimensioni ma anche estremamente peculiare in relazione all’utenza ospitata”.
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ISTITUTI PENALI DI PARMA: 2 detenuti si arrampicano sul muro dei passeggi probabilmente in segno di protesta
Questo è quanto sta accadendo da qualche ora presso gli Istituti Penali di Parma: due detenuti, nel corso della fruizione dei passeggi, si sono arrampicati sul muro che limita questa area, e non dimostrano alcuna intenzione di scendere.
A renderlo noto è Gianluca Giliberti, Segretario Regionale del Si.N.A.P.Pe per l’Emilia Romagna che, con un comunicato stampa dai toni perentori, racconta le ore concitate che il personale di via Burla sta vivendo.
“Uno dei due detenuti è un nome noto alle cronache penitenziarie, tanto che meno di due settimane fa si è reso protagonista di una ignobile e violenta aggressione nei confronti di 4 poliziotti penitenziari” – commenta Giliberti!
“Siamo in attesa di conoscere la reale dinamica e le rivendicazioni sottese a quello che ha tutto il sapore di un plateale gesto di dissenso, messo in atto dai due reclusi. Possiamo azzardare l’ipotesi che alla base, ci sia la mancata assunzione di un provvedimento di trasferimento presso altro carcere; ma resta solo una delle teorie possibili”.
“Dai pochi elementi disponibili – prosegue il Segretario regionale del Si.N.A.P.Pe – riteniamo di poter escludere che trattasi di un tentativo di fuga, essendo praticamente impossibile, da quella posizione, raggiungere il muro di cinta”.
Sul posto sono attualmente presenti i Vigili del Fuoco ed i mezzi di soccorso sanitario, oltre a numerosi poliziotti penitenziari chiamati anche a gestire, oltre all’emergenza, anche i serpeggianti malumori che questa situazione sta instillando in tutta la popolazione detenuta.
“Anche questo evento – chiosa Giliberti – serva da monito per l’Amministrazione per descrivere, ove ancora ve ne fosse bisogno, la complessità di un istituto non solo di notevoli dimensioni ma anche estremamente peculiare in relazione all’utenza ospitata”.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
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