Questa Segreteria Regionale ormai è allarmata dell’ escalation di veri e puri atti di violenza dei detenuti nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria chiamati a svolgere un lavoro difficile e delicato. Crediamo che il fenomeno sia stato abbastanza sottovalutato da parte dell’Amministrazione, soprattutto a livello regionale, e, nonostante le infinite segnalazioni del Si.N.A.P.Pe., non hanno dato ancora precise linee guida su come cercare di fronteggiare tali eventi che compromettono la serenità di tutto il Personale.
Crediamo che tutto il Personale abbia il diritto di poter lavorare tranquillamente.
Siamo consapevoli che nel nostro scenario lavorativo, con il contatto diretto e costante di persone che si sono rese autori di reati e che per questo vengono allontanate temporaneamente dalla Società, capitano eventi critici, ma riteniamo che ormai sia una costante troppo ricorrente.
Alla C.C. di Uta-Cagliari sarebbe il 4 episodio in meno di un mese, stessa cosa possiamo affermare della C.C. di Sassari Bancali, dove l’ultimo avvenimento riguarda una collega aggredita da una detenuta che risulterebbe affetta da HIV e da altre gravi patologie trasmissibili.
Purtroppo la carenza cronica di Personale, stimata in circa 480 unità in tutta la Sardegna, soprattutto figure apicali come Ispettori e Sovrintendenti, sicuramente favorisce l’ insorgere degli eventi critici.
Il Si.N.A.P.Pe. è vicino e solidale con tutti i Colleghi travolti da tali eventi. Questa Segreteria, visto l’immobilismo dell’Amministrazione Penitenziaria che attualmente parrebbe non essere in grado di tutelare l’incolumità del Personale, proclama lo stato di agitazione.
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REGIONE SARDEGNA – Comunicato stampa
Questa Segreteria Regionale ormai è allarmata dell’ escalation di veri e puri atti di violenza dei detenuti nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria chiamati a svolgere un lavoro difficile e delicato. Crediamo che il fenomeno sia stato abbastanza sottovalutato da parte dell’Amministrazione, soprattutto a livello regionale, e, nonostante le infinite segnalazioni del Si.N.A.P.Pe., non hanno dato ancora precise linee guida su come cercare di fronteggiare tali eventi che compromettono la serenità di tutto il Personale.
Crediamo che tutto il Personale abbia il diritto di poter lavorare tranquillamente.
Siamo consapevoli che nel nostro scenario lavorativo, con il contatto diretto e costante di persone che si sono rese autori di reati e che per questo vengono allontanate temporaneamente dalla Società, capitano eventi critici, ma riteniamo che ormai sia una costante troppo ricorrente.
Alla C.C. di Uta-Cagliari sarebbe il 4 episodio in meno di un mese, stessa cosa possiamo affermare della C.C. di Sassari Bancali, dove l’ultimo avvenimento riguarda una collega aggredita da una detenuta che risulterebbe affetta da HIV e da altre gravi patologie trasmissibili.
Purtroppo la carenza cronica di Personale, stimata in circa 480 unità in tutta la Sardegna, soprattutto figure apicali come Ispettori e Sovrintendenti, sicuramente favorisce l’ insorgere degli eventi critici.
Il Si.N.A.P.Pe. è vicino e solidale con tutti i Colleghi travolti da tali eventi. Questa Segreteria, visto l’immobilismo dell’Amministrazione Penitenziaria che attualmente parrebbe non essere in grado di tutelare l’incolumità del Personale, proclama lo stato di agitazione.
REGIONE SARDEGNA – Comunicato stampa
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