Proseguono gli incontri “informativi” relativi allo stato del procedimento di riordino delle carriere del Personale di polizia penitenziaria.
La notizia attuale è quella dello slittamento di ulteriori 6 mesi per l’esercizio della delega al governo. Un semestre che sarà utilizzato per il perfezionamento di un documento che pare aver preso già forma e che si rimodulerà sulla base delle risorse finanziarie aggiuntive auspicate, i cui importi saranno resi noti probabilmente nel prossimo mese di ottobre.
In che direzione si muove, dunque, il Tavolo Strategico istituto presso il Ministero dell’Interno?
riduzione delle qualifiche;
riduzione degli anni proposti per l’accesso al riconoscimento dell’assegno di responsabilità agli Assistenti Capo, Sovrintendenti Capo e Ispettori Superiori;
completamento del progetto di dirigenzializzazione
incremento degli organici nel ruolo Ispettori e Sovrintendenti, cui si ricollega un progetto diverso di “responsabilità” nella gestione dei reparti detentivi.
Proprio partendo dalla affermazione della Parte Pubblica relativa alla progettualità degli incrementi dei ruoli intermedi il Si.N.A.P.Pe ha sottolineato come il giubilo per un tale ambizioso progetto non può far perdere di vista come uno scivolamento in avanti del Personale (in assenza di stanziamenti che permettano nuove assunzioni) rischierebbe di svuotare i già carenti ruoli di base. Da ciò deriva, dunque, la riflessione che l’incremento auspicato dall’Amministrazione ha senso ed efficacia in soli 2 casi:
1. nuove assunzioni
2. apertura dei ruoli
E sarebbe proprio quest’ultima ipotesi a realizzare il concetto vero ed effettivo di “riordino delle carriere”.
Altro argomento affrontato dal Si.N.A.P.Pe nel proprio intervento attiene alla farraginosità che si va profilando nei processi di carriera con l’introduzione delle figure dei “Sostituti” sovrintendenti e ispettori che di fatto si pongono in aperto contrasto con i propositi denunciati di “riduzioni delle qualifiche” miranti di fatto ad un sistema di progressione più snello.
Si è affrontata inoltre la spinosa questione della natura ed entità dei famosi assegni di responsabilità, chiedendo all’amministrazione di chiarire tanto l’importo quanto la strutturalità dell’assegno che si andrebbe a riconoscere agli aventi diritto.
A conclusione dei lavori, il Vice Capo del Dipartimento, Dott. Massimo DE PASCALIS, che ha presieduto il tavolo, preso atto delle sollecitazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali ha assunto l’impegno di farsi portavoce degli interessi del Corpo perorandone cause e specificità presso il tavolo strategico, con l’impegno di fornire a breve nuove ed aggiornate informazioni sull’andamento dei lavori.
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Riordino delle Carriere – Atto III
Proseguono gli incontri “informativi” relativi allo stato del procedimento di riordino delle carriere del Personale di polizia penitenziaria.
La notizia attuale è quella dello slittamento di ulteriori 6 mesi per l’esercizio della delega al governo. Un semestre che sarà utilizzato per il perfezionamento di un documento che pare aver preso già forma e che si rimodulerà sulla base delle risorse finanziarie aggiuntive auspicate, i cui importi saranno resi noti probabilmente nel prossimo mese di ottobre.
In che direzione si muove, dunque, il Tavolo Strategico istituto presso il Ministero dell’Interno?
riduzione delle qualifiche;
riduzione degli anni proposti per l’accesso al riconoscimento dell’assegno di responsabilità agli Assistenti Capo, Sovrintendenti Capo e Ispettori Superiori;
completamento del progetto di dirigenzializzazione
incremento degli organici nel ruolo Ispettori e Sovrintendenti, cui si ricollega un progetto diverso di “responsabilità” nella gestione dei reparti detentivi.
Proprio partendo dalla affermazione della Parte Pubblica relativa alla progettualità degli incrementi dei ruoli intermedi il Si.N.A.P.Pe ha sottolineato come il giubilo per un tale ambizioso progetto non può far perdere di vista come uno scivolamento in avanti del Personale (in assenza di stanziamenti che permettano nuove assunzioni) rischierebbe di svuotare i già carenti ruoli di base. Da ciò deriva, dunque, la riflessione che l’incremento auspicato dall’Amministrazione ha senso ed efficacia in soli 2 casi:
1. nuove assunzioni
2. apertura dei ruoli
E sarebbe proprio quest’ultima ipotesi a realizzare il concetto vero ed effettivo di “riordino delle carriere”.
Altro argomento affrontato dal Si.N.A.P.Pe nel proprio intervento attiene alla farraginosità che si va profilando nei processi di carriera con l’introduzione delle figure dei “Sostituti” sovrintendenti e ispettori che di fatto si pongono in aperto contrasto con i propositi denunciati di “riduzioni delle qualifiche” miranti di fatto ad un sistema di progressione più snello.
Si è affrontata inoltre la spinosa questione della natura ed entità dei famosi assegni di responsabilità, chiedendo all’amministrazione di chiarire tanto l’importo quanto la strutturalità dell’assegno che si andrebbe a riconoscere agli aventi diritto.
A conclusione dei lavori, il Vice Capo del Dipartimento, Dott. Massimo DE PASCALIS, che ha presieduto il tavolo, preso atto delle sollecitazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali ha assunto l’impegno di farsi portavoce degli interessi del Corpo perorandone cause e specificità presso il tavolo strategico, con l’impegno di fornire a breve nuove ed aggiornate informazioni sull’andamento dei lavori.
comunicato Riordino delle Carriere_attoIII
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