Lo scorso 25 agosto, si è tenuto presso gli uffici del DAP, l’incontro relativo al Decreto Ministeriale che ha istituito l’USPeV.
Il SiNAPPe, presente con il suo Segretario Generale Aggiunto, Raffaele PELLEGRINO, ha puntualizzato che, pur apprezzando la solerzia dell’Amministrazione Penitenziaria nel calendarizzare questo incontro, obtorto collo non si può non far notare come questo schema di decreto – a nostro avviso – dovrebbe essere in realtà contenuto e ricompreso in una cornice di lavoro diversa.
“E’ dall’emanazione del decreto ministeriale del 31 marzo 2004, con cui è stato istituito l’U.S.Pe.V.” ha sottolineato Pellegrino “che l’Amministrazione Penitenziaria è stata capace di caratterizzarsi per l’emanazione di provvedimenti attuativi aventi, con buona pace, il carattere della temporaneità e della transitorietà”.
“Già con il P.C.D. dell’agosto del 2007” ha continuato il Segretario Generale Aggiunto nel suo intervento “nell’istituire un reparto dell’U.S.Pe.V a Via Arenula, l’Amministrazione non cambiando profilo ha agganciato l’istituzione del reparto, “in attesa dell’emanazione dell’apposito regolamento di servizio”, alla formula dell’assicurazione “in via transitoria” per il regolare funzionamento dell’Ufficio stesso!”
“Ennesime disposizioni temporanee, identiche precarietà, continue sovrapposizioni operative con la creazione di articolazioni (e di uffici) in buona sostanza omologhi!”
“Come ha scritto Gianrico Carofiglio che, ne “Le perfezioni provvisorie”, fa dire al malinconico e riluttante avv. Guerrieri: “Tutto ciò che è provvisorio è perfetto e tutto ciò che è perfetto è provvisorio!”
“A noi sembra che l’Amministrazione stia “abusando” della decretazione provvisoria e di previsioni di carattere transitorio”.
“Pur comprendendo come lo schema in esame, per la creazione del Reparto “Sicurezza del Ministero” e del Reparto “Sicurezza Organi Centrali, abbia subito
un’accelerazione per una volontà finanche esterna al Dipartimento, la formulazione del testo per certi aspetti e per evidenti defaillance nella strutturazione dell’operatività delle articolazioni richiama contenuti d’antan ed, ovviamente, transitori come riportato al comma 4 dell’art. 11!”
“Invece si continuano a generare provvedimenti che hanno la tendenza ad affermare la necessità di un’articolazione, la più disparata, centrale o periferica,
con la susseguente richiesta di personale da parte del coordinatore di turno, senza mai veramente ponderare l’effettività dell’esigenza della data articolazione”.
“Dovrebbe, forse, accadere esattamente il contrario: occorrerebbe conoscere in primis quali sono le necessità della struttura, la dotazione organica esistente, la stringente operatività dell’articolazione in esame al netto dalle fughe in avanti del direttore e/o del funzionario del Corpo di turno, prima di dar vita ad un ennesimo avamposto”.
“Si abrogano parti di P.C.D., non si riesce a comprendere se abbia ancora un senso o meno la determinazione dell’organico dell’U.S.Pe.V e le relative
modalità di accesso oppure cos’altro”.
“Ecco perché ci saremmo aspettati un taglio diverso, un approccio alla materia con un più ampio respiro, con una prospettiva di maggiore lungimiranza
mettendo sul tavolo della concertazione il tema della decretazione extra moenia in cui ricomprendere, inevitabilmente, anche questa partita”.
“Forse” ha concluso Pellegrino “un approccio pedagogico ma, certamente, più opportuno dell’ennesimo pasticcio (provvisorio)!”
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Riunione U.S.Pe.V del 25/08/2015 “Intervento del Sinappe”
Lo scorso 25 agosto, si è tenuto presso gli uffici del DAP, l’incontro relativo al Decreto Ministeriale che ha istituito l’USPeV.
Il SiNAPPe, presente con il suo Segretario Generale Aggiunto, Raffaele PELLEGRINO, ha puntualizzato che, pur apprezzando la solerzia dell’Amministrazione Penitenziaria nel calendarizzare questo incontro, obtorto collo non si può non far notare come questo schema di decreto – a nostro avviso – dovrebbe essere in realtà contenuto e ricompreso in una cornice di lavoro diversa.
“E’ dall’emanazione del decreto ministeriale del 31 marzo 2004, con cui è stato istituito l’U.S.Pe.V.” ha sottolineato Pellegrino “che l’Amministrazione Penitenziaria è stata capace di caratterizzarsi per l’emanazione di provvedimenti attuativi aventi, con buona pace, il carattere della temporaneità e della transitorietà”.
“Già con il P.C.D. dell’agosto del 2007” ha continuato il Segretario Generale Aggiunto nel suo intervento “nell’istituire un reparto dell’U.S.Pe.V a Via Arenula, l’Amministrazione non cambiando profilo ha agganciato l’istituzione del reparto, “in attesa dell’emanazione dell’apposito regolamento di servizio”, alla formula dell’assicurazione “in via transitoria” per il regolare funzionamento dell’Ufficio stesso!”
“Ennesime disposizioni temporanee, identiche precarietà, continue sovrapposizioni operative con la creazione di articolazioni (e di uffici) in buona sostanza omologhi!”
“Come ha scritto Gianrico Carofiglio che, ne “Le perfezioni provvisorie”, fa dire al malinconico e riluttante avv. Guerrieri: “Tutto ciò che è provvisorio è perfetto e tutto ciò che è perfetto è provvisorio!”
“A noi sembra che l’Amministrazione stia “abusando” della decretazione provvisoria e di previsioni di carattere transitorio”.
“Pur comprendendo come lo schema in esame, per la creazione del Reparto “Sicurezza del Ministero” e del Reparto “Sicurezza Organi Centrali, abbia subito
un’accelerazione per una volontà finanche esterna al Dipartimento, la formulazione del testo per certi aspetti e per evidenti defaillance nella strutturazione dell’operatività delle articolazioni richiama contenuti d’antan ed, ovviamente, transitori come riportato al comma 4 dell’art. 11!”
“Invece si continuano a generare provvedimenti che hanno la tendenza ad affermare la necessità di un’articolazione, la più disparata, centrale o periferica,
con la susseguente richiesta di personale da parte del coordinatore di turno, senza mai veramente ponderare l’effettività dell’esigenza della data articolazione”.
“Dovrebbe, forse, accadere esattamente il contrario: occorrerebbe conoscere in primis quali sono le necessità della struttura, la dotazione organica esistente, la stringente operatività dell’articolazione in esame al netto dalle fughe in avanti del direttore e/o del funzionario del Corpo di turno, prima di dar vita ad un ennesimo avamposto”.
“Si abrogano parti di P.C.D., non si riesce a comprendere se abbia ancora un senso o meno la determinazione dell’organico dell’U.S.Pe.V e le relative
modalità di accesso oppure cos’altro”.
“Ecco perché ci saremmo aspettati un taglio diverso, un approccio alla materia con un più ampio respiro, con una prospettiva di maggiore lungimiranza
mettendo sul tavolo della concertazione il tema della decretazione extra moenia in cui ricomprendere, inevitabilmente, anche questa partita”.
“Forse” ha concluso Pellegrino “un approccio pedagogico ma, certamente, più opportuno dell’ennesimo pasticcio (provvisorio)!”
Comunicato – DAP – incontro USPEV
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