In esito all’incontro che si è appena tenuto in composizione plenaria ed allargata alle referenti regionali del C.P.O. della Polizia Penitenziaria si comunica che durante la seduta, avvenuta tramite videoconferenza e preceduta da un accorato ed incoraggiante saluto della Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di comunità Gemma TUCCILLO, la Presidente Antonella PALOSCIA ha dato la parola, per una presentazione generale, a tutte e tutti le/i componenti del Comitato recentemente ricomposto in seguito alla nomina di nuovi membri sia di parte pubblica che di parte sindacale.
Il Si.N.A.P.Pe ha voluto rappresentare l’importanza che il Comitato fornisca in tempi ragionevoli risposta ai quesiti provenienti dalle direzioni e dalle OO.SS. soprattutto laddove ritardi, o peggio ancora mancati riscontri, significhino un vuoto di tutela nei confronti del personale.
È stata inoltre sottolineata l’importanza che il C.P.O. si renda capillarmente presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso una maggiore sinergia con le/i Referenti regionali.
A tal proposito il Si.N.A.P.Pe ha proposto di coinvolgere tutte le/i componenti del C.P.O., titolari e supplenti, ognuna/o dal proprio territorio, vista la provenienza geografica davvero eterogenea che può essere considerata sì un limite agli incontri in presenza presso il Dipartimento, ma anche un vantaggio da non sottovalutare per sviluppare maggiormente l’efficacia e la funzionalità del Comitato anche a livello locale.
La Presidente, con l’ausilio delle componenti storiche del Comitato ha illustrato alcuni fra gli obiettivi più importanti che, anche se con tutte le difficoltà determinate dalla pandemia, sono stati raggiunti dal C.P.O. quali ad esempio la stesura del Codice di Condotta contro le molestie sessuali e per la tutela della dignità personale sui luoghi di lavoro per il personale del DAP e del DGMC, che attende di essere emanato; la proposta di porre rimedio alla discriminatoria ed insufficiente presenza delle donne all’interno del Corpo di Polizia Penitenziaria in particolare nei ruoli base anche attraverso la revisione dell’art 6 comma 2 della Legge 395/90 e dell’art. 9 dell’ANQ, con un intervento che chiarisca definitivamente un corretto e non discriminatorio utilizzo del personale femminile e maschile nei reparti e nelle sedi extra moenia per garantire a tutti le pari opportunità di condizione lavorativa, formazione, accrescimento professionale e possibilità di progressione in carriera, oltre alla necessità di rivedere conseguentemente le piante organiche in modo da garantire anche alle donne, in condizione di evidente marginalità rispetto alla composizione del Corpo, di avere uguali opportunità ed accesso alla mobilità sia interna che di sede, alla formazione, ai diritti rispetto alla genitorialità, tutela dei minori, conciliazione tempi di vita e di lavoro, tutela delle disabilità, studio ecc.
Il tutto con la prospettiva di rinnovare e potenziare la segreteria tecnica del C.P.O., la maggior frequenza degli incontri e la presenza dello stesso nella rete dei C.U.G. di cui fa parte ed in commissioni, gruppi di lavoro ed incontri nell’ambito del DAP e del DGMC in cui si discuta di materie attinenti a quelle rientranti nelle sue competenze istituzionali.
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Seduta plenaria comitato pari opportunità Polizia Penitenziaria
In esito all’incontro che si è appena tenuto in composizione plenaria ed allargata alle referenti regionali del C.P.O. della Polizia Penitenziaria si comunica che durante la seduta, avvenuta tramite videoconferenza e preceduta da un accorato ed incoraggiante saluto della Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di comunità Gemma TUCCILLO, la Presidente Antonella PALOSCIA ha dato la parola, per una presentazione generale, a tutte e tutti le/i componenti del Comitato recentemente ricomposto in seguito alla nomina di nuovi membri sia di parte pubblica che di parte sindacale.
Il Si.N.A.P.Pe ha voluto rappresentare l’importanza che il Comitato fornisca in tempi ragionevoli risposta ai quesiti provenienti dalle direzioni e dalle OO.SS. soprattutto laddove ritardi, o peggio ancora mancati riscontri, significhino un vuoto di tutela nei confronti del personale.
È stata inoltre sottolineata l’importanza che il C.P.O. si renda capillarmente presente su tutto il territorio nazionale anche attraverso una maggiore sinergia con le/i Referenti regionali.
A tal proposito il Si.N.A.P.Pe ha proposto di coinvolgere tutte le/i componenti del C.P.O., titolari e supplenti, ognuna/o dal proprio territorio, vista la provenienza geografica davvero eterogenea che può essere considerata sì un limite agli incontri in presenza presso il Dipartimento, ma anche un vantaggio da non sottovalutare per sviluppare maggiormente l’efficacia e la funzionalità del Comitato anche a livello locale.
La Presidente, con l’ausilio delle componenti storiche del Comitato ha illustrato alcuni fra gli obiettivi più importanti che, anche se con tutte le difficoltà determinate dalla pandemia, sono stati raggiunti dal C.P.O. quali ad esempio la stesura del Codice di Condotta contro le molestie sessuali e per la tutela della dignità personale sui luoghi di lavoro per il personale del DAP e del DGMC, che attende di essere emanato; la proposta di porre rimedio alla discriminatoria ed insufficiente presenza delle donne all’interno del Corpo di Polizia Penitenziaria in particolare nei ruoli base anche attraverso la revisione dell’art 6 comma 2 della Legge 395/90 e dell’art. 9 dell’ANQ, con un intervento che chiarisca definitivamente un corretto e non discriminatorio utilizzo del personale femminile e maschile nei reparti e nelle sedi extra moenia per garantire a tutti le pari opportunità di condizione lavorativa, formazione, accrescimento professionale e possibilità di progressione in carriera, oltre alla necessità di rivedere conseguentemente le piante organiche in modo da garantire anche alle donne, in condizione di evidente marginalità rispetto alla composizione del Corpo, di avere uguali opportunità ed accesso alla mobilità sia interna che di sede, alla formazione, ai diritti rispetto alla genitorialità, tutela dei minori, conciliazione tempi di vita e di lavoro, tutela delle disabilità, studio ecc.
Il tutto con la prospettiva di rinnovare e potenziare la segreteria tecnica del C.P.O., la maggior frequenza degli incontri e la presenza dello stesso nella rete dei C.U.G. di cui fa parte ed in commissioni, gruppi di lavoro ed incontri nell’ambito del DAP e del DGMC in cui si discuta di materie attinenti a quelle rientranti nelle sue competenze istituzionali.
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