
Nella giornata di ieri, presso la “Sala Livatino” del Ministero della Giustizia,
si è tenuto l’incontro vertente la sottoscrizione dell’Accordo del Fondo Efficienza
Servizi Istituzionali per l’anno 2013.
L’occasione è stata propizia, grazie alla presenza dell’On.le Ministro e dei
vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, per affrontare le tematiche di maggior
rilievo attuale, come peraltro richiesto dal Si.N.A.P.Pe congiuntamente alle altre
OO.SS. il 23 gennaio 2014.
Il Ministro Cancellieri, ha lasciato la parola alle OO.SS. prima di concludere
e rappresentare ai vari dirigenti sindacali la posizione del Governo e del D.A.P.
Il Si.N.A.P.Pe ha ringraziato per la convocazione, ma ha
constatato, ancora una volta, l’estremo ritardo con cui si è giunti alla
firma del F.E.S.I.: ritardo che di fatto non ha lasciato spazio a migliorie.
E’ stato ribadito che il F.E.S.I., in quanto fondo a sostegno del
disagio lavorativo, è un elemento importante per il “benessere del personale”
poiché sia incentivo al lavoro, ma anche al reddito. Importante, pertanto, per due
ordini di motivi, specialmente in un momento storico come quello attuale dove il
personale di Polizia Penitenziaria si trova già a far fronte al blocco
degli avanzamenti. L’augurio, ma anche la speranza del Si.N.A.P.Pe, è che la
prossima riunione del F.E.S.I. per l’anno in corso venga calendarizzata entro
breve.
Il Ministro Cancellieri, ha promesso suo personale impegno sia
per il blocco dei contratti, confermato al 31 dicembre 2014, sia per la
prossima trattazione F.E.S.I.
L’On.le Cancellieri ha poi ammesso che la cd. sentenza
Torreggiani ha creato non poco caos nell’andamento del Ministero, e ha
chiesto tempo per la soluzione delle problematiche. Ha confermato il forte
interesse per il nostro Corpo, e ha partecipato l’istituzione di un “gruppo di
lavoro” intento a elaborare norme che agevolino il ruolo della Polizia
Penitenziaria.
La parola, è passata al Pres. Tamburino, Capo del Dipartimento, il quale
ha chiarito l’assoluta infondatezza delle critiche lui mosse sulla presunta
particolare attenzione del D.A.P. verso i soli ristretti. Il riordino delle carriere,
ha detto il Pres. Tamburino, è un obbiettivo da raggiungere anche grazie al
prezioso aiuto delle OO.SS. Il Capo del D.A.P. ha concluso fugando i dubbi sui
ricorsi (pubblicizzati da un sindacato) avverso il mancato scorrimento della
graduatoria del concorso agenti. Ciò è dovuto dalla specificità dei concorsi della
Polizia Penitenziaria.
La parola è passata al Vice Capo Vicario, il Dott. Pagano, il quale ha
incentrato il suo discorso nel desiderio di fissare, d’ora in avanti, una serie di
incontri periodici (al di fuori delle Commissioni) per trattare i tempi più
importanti come il nuovo Accordo Nazionale Quadro. Ha rassicurato che il
progetto dei “Circuiti Regionali” è un progetto ambizioso che tenderà a
migliorare le condizioni di lavoro del personale di Polizia
Penitenziaria.