Egr. dr.ssa MORBEGNO
La scrivente Organizzazione Sindacale è stata messa al corrente di un anomalo modus operandi
posto in essere da codesta Direzione, in occasione di un evento straordinario, verificatosi qualche
giorno fa.
Pare infatti che, nella notte del 1° maggio u.s., alle ore 00.45 circa, la S.V. venisse contattata
dai Carabinieri di zona, in merito al ritrovamento di un arma (presumibilmente giocattolo) presso il
cancello di ingresso della struttura che ospita tra gli altri, il CPA.
Vista l’assenza di Personale in servizio (stante la nota prot. nr. 8449/2016 con cui è stata
disposta la sospensione dell’attività del CPA dal 23/03/2016 ed il collocamento d’ufficio in congedo
ordinario residuo relativo all’anno 2015 dei poliziotti ivi in servizio), codesta Autorità si attivava,
unitamente agli uomini della Benemerita, al controllo delle immagini riprese dal sistema di
videosorveglianza dell’istituto, con esito negativo.
Solo la mattina seguente, la S.V. informava telefonicamente di quanto accaduto, il
Coordinatore della Sorveglianza che, tuttavia, non veniva coinvolto nelle “indagini”.
Lo stesso però, mosso da spirito di abnegazione, si presentava comunque presso il CPA alle
ore 9.30 circa, trovando un’assistente di polizia penitenziaria (distaccata dall’USSM 2 giorni al mese,
per il disbrigo di mansioni ordinarie) che, assistita da un tecnico della Ditta della videosorveglianza,
tentava di sbloccare il sistema, al fine di recuperare le immagini di quanto accaduto nella notte.
Nonostante il Coordinatore predetto, responsabile di quel settore, chiedesse specifiche
informazioni, riceveva dall’assistente de qua, spiegazioni generiche, sottovalutandone il ruolo e la
competenza.
Terminata l’operazione di visualizzazione delle immagini, salvate su hard disk e consegnate
subito dopo ai carabinieri, al Coordinatore della Sorveglianza, ignorato fino a quel momento, veniva
fatto firmare il verbale di acquisizione immagini.
In merito a ciò, evidenziando l’anomalia dell’atteggiamento tenuto e la volontà di escludere a
priori il preposto dell’ufficio sorveglianza dalla vicenda, si chiedono urgenti delucidazioni.
Distinti saluti.
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CPA Reggio Calabria – Anomalo modus operandi
Egr. dr.ssa MORBEGNO
La scrivente Organizzazione Sindacale è stata messa al corrente di un anomalo modus operandi
posto in essere da codesta Direzione, in occasione di un evento straordinario, verificatosi qualche
giorno fa.
Pare infatti che, nella notte del 1° maggio u.s., alle ore 00.45 circa, la S.V. venisse contattata
dai Carabinieri di zona, in merito al ritrovamento di un arma (presumibilmente giocattolo) presso il
cancello di ingresso della struttura che ospita tra gli altri, il CPA.
Vista l’assenza di Personale in servizio (stante la nota prot. nr. 8449/2016 con cui è stata
disposta la sospensione dell’attività del CPA dal 23/03/2016 ed il collocamento d’ufficio in congedo
ordinario residuo relativo all’anno 2015 dei poliziotti ivi in servizio), codesta Autorità si attivava,
unitamente agli uomini della Benemerita, al controllo delle immagini riprese dal sistema di
videosorveglianza dell’istituto, con esito negativo.
Solo la mattina seguente, la S.V. informava telefonicamente di quanto accaduto, il
Coordinatore della Sorveglianza che, tuttavia, non veniva coinvolto nelle “indagini”.
Lo stesso però, mosso da spirito di abnegazione, si presentava comunque presso il CPA alle
ore 9.30 circa, trovando un’assistente di polizia penitenziaria (distaccata dall’USSM 2 giorni al mese,
per il disbrigo di mansioni ordinarie) che, assistita da un tecnico della Ditta della videosorveglianza,
tentava di sbloccare il sistema, al fine di recuperare le immagini di quanto accaduto nella notte.
Nonostante il Coordinatore predetto, responsabile di quel settore, chiedesse specifiche
informazioni, riceveva dall’assistente de qua, spiegazioni generiche, sottovalutandone il ruolo e la
competenza.
Terminata l’operazione di visualizzazione delle immagini, salvate su hard disk e consegnate
subito dopo ai carabinieri, al Coordinatore della Sorveglianza, ignorato fino a quel momento, veniva
fatto firmare il verbale di acquisizione immagini.
In merito a ciò, evidenziando l’anomalia dell’atteggiamento tenuto e la volontà di escludere a
priori il preposto dell’ufficio sorveglianza dalla vicenda, si chiedono urgenti delucidazioni.
Distinti saluti.
CPA Reggio Calabria – anomalo modus operandi
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