
Lunedi 20 maggio, per i colleghi del Penitenziario di via Burla è stata una giornata emergenziale e da dimenticare. Per tutta la giornata si sono susseguiti eventi critici e di violenza. L’ordine , la sicurezza, il rispetto delle regole e la tutela alla incolumità personale di tutti gli Operatori è duramente messa a rischio.
-A darne notizia-, il Segretario Regionale dell’Emilia Romagna, Fabio RANDAZZO del Si.N.A.P.Pe, (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria).
-Aggiunge – Sono stati numerosi gli eventi critici e di violenza messi in atto da parte di detenuti facinorosi e violenti, nella fattispecie: diversi atti di autolesionismo; invio urgente presso il nosocomio cittadino; aggressione tra detenuti.
– continua RANDAZZO – E inaccettabile e indecoroso che tutto ciò accada all’interno di un Penitenziario, dove lo scopo è la garanzia di uno stato democratico deve essere la legalità, la sicurezza di tutte le persone presenti all’interno della struttura e il reinserimento sociale degli internati. Il personale di Polizia è stanco di subire violenze fisiche e psicofisiche.
– Aggiunge ancora – Solo grazie al tempestivo intervento di tutte le aree preposte, si è potuto evitare il peggio.
– conclude RANDAZZO- che l’Amministrazione centrale e periferica attivi ogni utile intervento riparativo e/o migliorativo, atto ad assicurare serenità e condizioni ottimali per il beneficio di tutta la collettività Penitenziaria.
Il Si.N.A.P.Pe auspica una inversione di marcia e chiede a gran voce più tutele e garanzie per il personale di Polizia Penitenziaria che presta servizio in prima linea.
Come rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori saremo pronti a rivendicare ogni azione a tutela e difesa, in mancanza di opportuni e seri interessamenti al riguardo ci attiveremo con ogni mezzo per tutelare i diritti e la sicurezza dei lavoratori.