
Egregio Direttore,
in risposta alla sua nota del 26/06/2021 con nr prot. 5542, questa O.S. non può che dissentire per le seguenti motivazioni: diverse unità delle cd cariche fisse, già da molto tempo e dunque ancor prima dell’organizzazione del piano ferie estivo garantiscono, a differenza di moltissime altre, molti più rientri di quelli richiesti dall’attuale PIL. E’ il caso degli addetti al magazzino, infermeria casa circondariale, CED , ufficio servizi; da un controllo dei programmati inviati a tutte le organizzazioni sindacali, si è potuto notare come alcune unità a turno risultino essere di riposo quasi tutti i festivi. Addirittura si è constatato chi è sempre smontante al venerdì e di riposo tutti i sabati del mese pur essendo accasermato. Accordare il riposo al sabato è di difficile reintegrazione, soprattutto se si considera che molti appartenenti al corpo, avendo figli, possono dedicarsi in toto alla loro cura solo in quella giornata; Giungono lamentele perché spesso vengono concessi giorni di congedo ordinario NON PROGRAMMATI e, cosa grave, a piano ferie in atto, senza un effettivo controllo sulla possibilità di poterlo concedere. Tutto ciò va a scapito degli altri poliziotti a cui si chiede di effettuare un ulteriore turno o rientro fino ad arrivare addirittura alla soppressione del riposo settimanale. Ci risulta infatti, che, sovente, il riposo possa essere garantito a taluni dopo 2 settimane! Alla luce di quanto sopra, questa O.S. chiede che: prima di procedere alla richiesta da Lei formulata TUTTE le unità di carica fissa garantiscano quanto richiesto dal PIL e solo dopo si proceda, per TUTTI, ad un ulteriore rientro. si controlli sui festivi che anche i turnisti devono garantire; si controlli sulle richieste di congedo NON programmato; si effettui un controllo scrupoloso sulle richieste di congedi del piano ferie di quest’anno. Ad oggi, a chi scrive, sono arrivate segnalazioni di richieste che supererebbero i 22 giorni spettanti. E’ normale che, qualora fossero veritiere queste concessioni, i numeri non potranno mai rientrare in un’ottica di livelli minimi di sicurezza dell’istituto reggiano, fermo restando, ve n’è consapevolezza, della grave carenza di organico. Per quanto concerne poi, il depauperamento del personale per i distacchi in uscita, forse la S.V. può intervenire per richiederne il rientro almeno di quelli in Regione.