Ill.mo Presidente a seguito dell’inquietante ripetersi dei fatti di cronaca internazionale gli Uffici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha inteso diramare apposita disposizione di allertamento che richiama l’obbligo del personale di Polizia Penitenziaria di recare con se l’arma di ordinanza anche fuori servizio. Detto obbligo, insito nel ruolo proprio del poliziotto penitenziario, si scontra con fattori logistici (che meritano di essere affrontati) come ad esempio il divieto di imbarco dell’arma disposto dalla quasi totalità delle compagnie aeree che operano sul territorio dello Stato, eccezion fatta per la “compagnia di bandiera”. Tale divieto, se letto in contemporanea con l’obbligo imposto alle forze di polizia e richiamato nella recente disposizione (di recare sempre al seguito l’arma di ordinanza), si traduce in una importante limitazione della libertà di circolazione all’interno del territorio nazionale, anche perché non tutti gli aeroporti sono serviti dall’Alitalia, che abbiamo detto essere l’unica compagnia che autorizza l’imbarco dell’arma di ordinanza. Consci del valore della disposizione da ultimo richiamata nella citata lettera circolare, si chiede di voler intervenire attraverso una interlocuzione con gli organismi competenti, affinché il personale appartenente alle Forze di Polizia venga autorizzato all’imbarco dell’arma di ordinanza da tutte le compagnie aeree operanti sul territorio italiano, per i preminenti motivi di sicurezza collettiva richiamati da codesto Capo del Dipartimento.
circolare GDAP-0268081 del 21.08.17 – arma individuale – limiti imposti dalle compagnie aeree
Ill.mo Presidente a seguito dell’inquietante ripetersi dei fatti di cronaca internazionale gli Uffici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha inteso diramare apposita disposizione di allertamento che richiama l’obbligo del personale di Polizia Penitenziaria di recare con se l’arma di ordinanza anche fuori servizio. Detto obbligo, insito nel ruolo proprio del poliziotto penitenziario, si scontra con fattori logistici (che meritano di essere affrontati) come ad esempio il divieto di imbarco dell’arma disposto dalla quasi totalità delle compagnie aeree che operano sul territorio dello Stato, eccezion fatta per la “compagnia di bandiera”. Tale divieto, se letto in contemporanea con l’obbligo imposto alle forze di polizia e richiamato nella recente disposizione (di recare sempre al seguito l’arma di ordinanza), si traduce in una importante limitazione della libertà di circolazione all’interno del territorio nazionale, anche perché non tutti gli aeroporti sono serviti dall’Alitalia, che abbiamo detto essere l’unica compagnia che autorizza l’imbarco dell’arma di ordinanza. Consci del valore della disposizione da ultimo richiamata nella citata lettera circolare, si chiede di voler intervenire attraverso una interlocuzione con gli organismi competenti, affinché il personale appartenente alle Forze di Polizia venga autorizzato all’imbarco dell’arma di ordinanza da tutte le compagnie aeree operanti sul territorio italiano, per i preminenti motivi di sicurezza collettiva richiamati da codesto Capo del Dipartimento.
170828_capo-dap_arma-individuale_limiti-imposti-dalle-compagnie-aeree
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