Illustre Presidente, è con rammarico e sconcerto che si affronta la trattazione di un argomento – quale quello in oggetto – che ha da sempre ricevuto il pieno interesse degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. L’indiscussa classificazione della Penitenziaria fra i Corpi di Polizia, con le connesse funzioni, ha infatti trovato anche nell’affidamento dei servizi di “polizia stradale” l’esatta valorizzazione, attribuendo non solo con norma ma anche fattivamente pari dignità rispetto alle consorelle operanti sul territorio. Apprendere che per problemi logistici legati ad aggiornamenti di software, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – con un documento datato 29 dicembre 2016 – dispone la sospensione delle funzioni non può che dare adito a tutta una serie di riflessioni che di seguito si riportano. Vero è che ogni due anni i Ministri si riuniscono per rivalutare gli emolumenti delle sanzioni previste dal codice della strada in base ai dati Istat e che, in ragione della rivalutazione, i software gestionali necessitano di aggiornamento. Altrettanto vero è che tale procedura ha un costo da corrispondere alla ditta appaltatrice del servizio (che da quanto è dato sapere è la stessa che fornisce il servizio alla Polizia di Stato per la quale nessuna sospensione pare essersi registrata) per cui devono essere messi a bilancio i relativi
fondi necessari e che in assenza dell’aggiornamento la multa perderebbe di efficacia per vizi propri dell’atto.
Quello che non si comprende è come mai, per la prima volta da quando v’è stata la formale
attribuzione delle funzioni in argomento alla Penitenziaria, possa essersi registrato tale “disservizio” e
soprattutto se vi sia la volontà di porvi rimedio nell’immediato. Anche in ragione del danno erariale dovuto
al mancato introito per lo Stato connesso all’espletamento di tali funzioni.
Possono dunque “mutilarsi” le funzioni di un Corpo di Polizia a causa di burocratizzazioni (per altro
preventivabili e prevedibili)?
Il parallelismo nasce spontaneo, sospendere le funzioni di “polizia stradale” equivale a sospendere le
funzioni rieducative o custodiali demandate al Corpo, perché per l’appunto parte del tutto.
Di certo è inammissibile siffatto stato di cose che – ribadiamo – non trova pari nella storia del nostro
Corpo né in quella di altri Corpi con medesime funzioni; rispetto a ciò questa Segreteria Generale non può
che esprimere indignazione per un ulteriore evento che pare inserirsi in un più globale progetto di
destrutturazione dei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti, come già argomentato con nota n.795/SG del 22
dicembre 2016 che si allega in copia.
Per quanto sopra, attesa la gravità della questione, si chiede a codesto Presidente di intervenire
segnatamente, valutando anche – ove siano ravvisabili – le singole responsabilità professionali per quello
che vogliamo sperare sia catalogabile come uno spiacevole “disservizio” .
Si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro che vorrà fornirsi a vista.
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
FUNZIONI DI POLIZIA STRADALE – Sospensione delle funzioni
Illustre Presidente, è con rammarico e sconcerto che si affronta la trattazione di un argomento – quale quello in oggetto – che ha da sempre ricevuto il pieno interesse degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. L’indiscussa classificazione della Penitenziaria fra i Corpi di Polizia, con le connesse funzioni, ha infatti trovato anche nell’affidamento dei servizi di “polizia stradale” l’esatta valorizzazione, attribuendo non solo con norma ma anche fattivamente pari dignità rispetto alle consorelle operanti sul territorio. Apprendere che per problemi logistici legati ad aggiornamenti di software, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – con un documento datato 29 dicembre 2016 – dispone la sospensione delle funzioni non può che dare adito a tutta una serie di riflessioni che di seguito si riportano. Vero è che ogni due anni i Ministri si riuniscono per rivalutare gli emolumenti delle sanzioni previste dal codice della strada in base ai dati Istat e che, in ragione della rivalutazione, i software gestionali necessitano di aggiornamento. Altrettanto vero è che tale procedura ha un costo da corrispondere alla ditta appaltatrice del servizio (che da quanto è dato sapere è la stessa che fornisce il servizio alla Polizia di Stato per la quale nessuna sospensione pare essersi registrata) per cui devono essere messi a bilancio i relativi
fondi necessari e che in assenza dell’aggiornamento la multa perderebbe di efficacia per vizi propri dell’atto.
Quello che non si comprende è come mai, per la prima volta da quando v’è stata la formale
attribuzione delle funzioni in argomento alla Penitenziaria, possa essersi registrato tale “disservizio” e
soprattutto se vi sia la volontà di porvi rimedio nell’immediato. Anche in ragione del danno erariale dovuto
al mancato introito per lo Stato connesso all’espletamento di tali funzioni.
Possono dunque “mutilarsi” le funzioni di un Corpo di Polizia a causa di burocratizzazioni (per altro
preventivabili e prevedibili)?
Il parallelismo nasce spontaneo, sospendere le funzioni di “polizia stradale” equivale a sospendere le
funzioni rieducative o custodiali demandate al Corpo, perché per l’appunto parte del tutto.
Di certo è inammissibile siffatto stato di cose che – ribadiamo – non trova pari nella storia del nostro
Corpo né in quella di altri Corpi con medesime funzioni; rispetto a ciò questa Segreteria Generale non può
che esprimere indignazione per un ulteriore evento che pare inserirsi in un più globale progetto di
destrutturazione dei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti, come già argomentato con nota n.795/SG del 22
dicembre 2016 che si allega in copia.
Per quanto sopra, attesa la gravità della questione, si chiede a codesto Presidente di intervenire
segnatamente, valutando anche – ove siano ravvisabili – le singole responsabilità professionali per quello
che vogliamo sperare sia catalogabile come uno spiacevole “disservizio” .
Si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro che vorrà fornirsi a vista.
170105_Capo Dap_sospensione funzioni polizia stradale
170105_ALLEGATO PROT. 2SG_SOSPENSIONE FUNZIONI POLIZIA STRADALE_161221_CAPO DAP_questione Nuclei Piemonte
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario