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LETTERA AL CAPO DI GABINETTO – Problematiche gestione U.S.P.E.V. – Richiesta incontro

Luglio 3, 2018 Sinappe 0 Comments

Illustre Capo di Gabinetto

Nel formularLe le più sentite congratulazioni per la Sua recente nomina al prestigioso incarico di Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia, il Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) ritiene doveroso parteciparLe una richiesta di incontro al fine di poter rappresentare a codesto Vertice le importanti problematiche gestionali che interessano il reparto di Polizia Penitenziaria dell’USPEV, dipendente da codesto Ufficio. Al di là delle questioni numeriche e strettamente organizzative, rispetto alle quali si è già richiesto all’Onorevole Ministro l’intervento correttivo sui decreti ministeriali che disciplinano il servizio USPEV, quello che urge portare alla sua attenzione attiene a profili strettamente gestionali, in relazione a disposizioni di servizio date dal Comandante del Reparto o da altri Vertici, rispetto alle quali si alimentano non poche perplessità. Sintetizzando ai minimi termini la questione, pare che a fronte di un “disguido” operativo occorso lo scorso 14 giugno, il DG delle risorse materiali, dei beni e delle tecnologie abbia dato mandato di visionare le registrazioni del circuito di sorveglianza (per altro non ancora attivo) al fine vi valutare il comportamento degli operatori penitenziari probabilmente al fine di istruttorie disciplinari. Non volendo entrare nel merito della singola questione, i cui risvolti saranno chiariti attraverso opportune istruttorie a diversi livelli, quello che lascia perplessi è il ricorso a strumentazioni di controllo a distanza, per altro la cui presenza non risulta segnalata, rispetto ai quali ancora si dibatte sulla loro legittimità, e non di certo utilizzabili per controllare i lavoratori. Si unisce a ciò, a fondare il malumore del personale gestito, anche una recente disposizione di servizio a firma del comandante che, scollandosi dalle norme contrattuali, stabilisce l’attribuzione d’ufficio dei riposi compensativi del lavoro straordinario non remunerato qualora la loro fruizione non venga calendarizzata nel bimestre successivo a quello di maturazione. Se si muove dall’indiscutibile assunto che il lavoro straordinario va remunerato, in caso di inerzia nella richiesta da parte del dipendente è evidente che vada al massimo attribuita d’ufficio la remunerazione e non il riposo, che sarà fruibile solo a richiesta del dipendente. Orbene, considerata la delicatezza del servizio reso dai poliziotti del reparto USPEV e considerata la diretta dipendenza funzionale dal Suo Ufficio, si chiede un incontro volto alla compiuta disamina della questione qui brevemente riassunta.

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