Il varo del decreto legislativo, con cui si opera il riordino delle carriere delle forze di polizia conduce, come è noto, ad una riparametrazione delle posizioni stipendiali con decorrenza 1 ottobre 2017. Una modifica economica che si pone in linea di continuità temporale con la conclusione dell’erogazione degli 80 euro (che saranno percepiti dal personale sino a tutto il mese di settembre p.v.). La riparametrazione andrà dunque – in una certa misura – ad indennizzare in mancato introito del bonus.
Affinché si realizzi il disegno voluto dal legislatore è necessario che non vi siano vuoti temporali fra i due procedimenti, sicché è oltremodo necessario che sia garantita la procedura di aggiornamento dei cedolini stipendiali, appunto, dal mese di ottobre. Affinché ciò avvenga è necessario il perfezionamento di un complesso iter operativo che vede il coinvolgimento di diversi settori dell’Amministrazione – oltre che di organismi esterni – che vanno necessariamente attivati senza improficue attese. Non appare, infatti, costituire causa ostativa all’attivazione delle procedure la mancata pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale; o almeno ciò non ha costituito un deterrente per le altre forze di Polizia interessate dal riordino, i cui sistemi – da quanto ci è dato sapere – risultano già pronti per
l’aggiornamento parametrale.
Intervenire affinché nessun ritardo si registri in merito costituirebbe un importante
segnale di vicinanza al personale del Corpo che, giova ribadirlo, guarderà alla
riparametrazione anche con un’ottica di indennizzazione per la mancata percezione del
contributo straordinario di cui alla legge 208/2015
A ciò si aggiunga che eventuali ritardi andrebbero ad incidere anche sui tempi di
percezione degli assegni una tantum disposti dallo stesso decreto legislativo.
Considerato che i sentori che accompagnano la presente segnalazione appaiono
sufficientemente fondati, anche in ragione del fatto che le competenze non risultano
incardinate tutte presso il DAP ma coinvolgono anche altro Dipartimento, si chiede di
intervenire con una azione di coordinamento fra le Direzioni Generali interessate affinché,
con solerzia, si attivi l’iter tecnico/procedurale che consenta il rispetto delle tempistiche
fissate nel decreto legislativo in argomento.
Certi della rilevanza che vorrà accordarsi alla presente corrispondenza, si resta in
attesa di un cortese cenno di riscontro.
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RIORDINO DELLE CARRIERE DELLE FORZE DI POLIZIA – Attività propedeutiche alle procedure di riparametrazione degli stipendi
Egr. Sottosegretario
Il varo del decreto legislativo, con cui si opera il riordino delle carriere delle forze di polizia conduce, come è noto, ad una riparametrazione delle posizioni stipendiali con decorrenza 1 ottobre 2017. Una modifica economica che si pone in linea di continuità temporale con la conclusione dell’erogazione degli 80 euro (che saranno percepiti dal personale sino a tutto il mese di settembre p.v.). La riparametrazione andrà dunque – in una certa misura – ad indennizzare in mancato introito del bonus.
Affinché si realizzi il disegno voluto dal legislatore è necessario che non vi siano vuoti temporali fra i due procedimenti, sicché è oltremodo necessario che sia garantita la procedura di aggiornamento dei cedolini stipendiali, appunto, dal mese di ottobre. Affinché ciò avvenga è necessario il perfezionamento di un complesso iter operativo che vede il coinvolgimento di diversi settori dell’Amministrazione – oltre che di organismi esterni – che vanno necessariamente attivati senza improficue attese. Non appare, infatti, costituire causa ostativa all’attivazione delle procedure la mancata pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale; o almeno ciò non ha costituito un deterrente per le altre forze di Polizia interessate dal riordino, i cui sistemi – da quanto ci è dato sapere – risultano già pronti per
l’aggiornamento parametrale.
Intervenire affinché nessun ritardo si registri in merito costituirebbe un importante
segnale di vicinanza al personale del Corpo che, giova ribadirlo, guarderà alla
riparametrazione anche con un’ottica di indennizzazione per la mancata percezione del
contributo straordinario di cui alla legge 208/2015
A ciò si aggiunga che eventuali ritardi andrebbero ad incidere anche sui tempi di
percezione degli assegni una tantum disposti dallo stesso decreto legislativo.
Considerato che i sentori che accompagnano la presente segnalazione appaiono
sufficientemente fondati, anche in ragione del fatto che le competenze non risultano
incardinate tutte presso il DAP ma coinvolgono anche altro Dipartimento, si chiede di
intervenire con una azione di coordinamento fra le Direzioni Generali interessate affinché,
con solerzia, si attivi l’iter tecnico/procedurale che consenta il rispetto delle tempistiche
fissate nel decreto legislativo in argomento.
Certi della rilevanza che vorrà accordarsi alla presente corrispondenza, si resta in
attesa di un cortese cenno di riscontro.
170614_chiavaroli_attivita-propedeutiche-alla-riparametrazione-post-riordino
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