
Oggetto: Inquadramenti ex appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle
corrispondenti qualifiche di altri ruoli di questa Amministrazione, ai sensi
degli articoli 75 e 76 del decreto legislativo 443/92
Egr. Vice Capo Vicario,
lo scorso 6 giugno 2014 questa O.S. ha ricevuto, per conoscenza, la nota GDAP 0203120-
2014 indirizzata alle organizzazioni sindacali del Comparto Ministeri con la quale si partecipa alle
stesse l’orientamento abbracciato dalla Direzione Generale del Personale e della Formazione in
relazione alle posizioni di quei dipendenti, già appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria,
transitati nei ruoli civili della stessa Amministrazione a seguito di sopraggiunta inidoneità al servizio
nel Corpo.
Prassi consolidata nel tempo ha visto detto personale assegnato a domanda, a seguito del
transito, nella medesima sede in cui prestava servizio in qualità di poliziotto. Prassi, questa, che
rispondeva anche in maniera etica e solidale alla necessità di una più ampia tutela delle posizioni di
coloro che avevano visto mutare il loro inquadramento lavorativo a causa di sopraggiunte patologie,
siano esse dipendenti o meno da causa di servizio.
Con la nota protocollo 0000003211 datata 05.06.2014 a firma del Direttore Generale del
Personale, l’orientamento di cui sopra subisce una netta virata a seguito di una nuova
interpretazione normativa scaturente da una diversa lettura congiunta della norma disciplinante il
transito (art 75 e 76 del D.L.vo 443/92) e delle successive norme sul contenimento della spesa
pubblica e della connessa mobilità del personale del comparto ministeri che risulti in sovrannumero
nelle singole sedi.
Da detta interpretazione deriverebbe, dunque, la volontà di procedere all’assegnazione di
detto personale nelle sedi ove si registri carenza organica.
Considerati gli incidentali riverberi della materia anche sull’organizzazione del lavoro del
Corpo di Polizia Penitenziaria che, per prassi consolidata, nella stragrande maggioranza delle sedi
penitenziarie supplisce le carenze del Comparto Ministeri, si ritiene opportuno richiedere un esame
congiunto della dinamica che sta per prendere corpo, anche al fine di veicolare in periferia le giuste
informazioni.
A tal fine sarebbe auspicabile un momento concertativo fra l’Amministrazione Penitenziaria
e le rappresentanze sindacali di entrambi i comparti affinché si possa sviscerare il concetto di
“sovranumeralità” in maniera compiuta e totale nelle varie accezioni possibili, per scongiurare il
rischio di un ingessamento delle normali procedure di mobilità a domanda del comparto ministeri,
ma per apprestare comunque tutela ad nutrito gruppo di personale che, depauperando le schiere del
Corpo, dovrebbe trovare identificazione con il “fuori ruolo” di altri Corpi.
Si chiede, pertanto, di voler calendarizzare con la massima urgenza un incontro volto alla
definizione di linee strutturali condivise per la gestione della questione.
Grati per l’attenzione ed in attesa di solerte riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti
saluti.
inquadramenti personale ex pol pen transitato ruoli civili.