Dopo l’ennesima iniziativa con la quale il Capo del DAP ha inteso riunire un tavolo, pur se con la sola presenza di una O.S. – che rappresenta “forse” una quota del 5% – le scriventi Organizzazioni Sindacali desiderano sottoporre all’attenzione della S.V. una proposta sulla vicenda del corso per l’accesso alla qualifica di vice ispettore di Polizia Penitenziaria.
In premessa, esprimiamo l’assoluta contrarietà ad un irragionevole e precipitoso ampliamento dell’attuale dotazione organica del solo ruolo degli ispettori in determinate sedi di servizio. Tale modus operandi, a nostro giudizio, pregiudicherebbe il corretto funzionamento delle sedi che dovrebbero subire una diminuzione dell’odierna pianta organica degli ispettori per consentire al DAP il paventato incremento.
Un generale ampliamento ed una più armoniosa ridistribuzione complessiva delle risorse umane, invece, riteniamo dovrebbe maturare avuto riguardo a tutti i ruoli (agenti/assistenti, sovrintendenti, ispettori e commissari) e anche presso le sedi afferenti al DGMC, concretizzando un reale percorso che consenta un adeguato bilanciamento delle differenti posizioni funzionali in corrispondenza alle reali esigenze degli istituti penitenziari.
Fatta questa doverosa precisazione Le sottoponiamo quella che a nostro avviso potrebbe essere l’unica strada percorribile per “indennizzare” – seppur parzialmente – 971 neo vice ispettori, rispetto alle ingiustificate lungaggini ultradecennali dell’intera procedura concorsuale, nel contempo assicurando la migliore prosecuzione delle attività operative nelle strutture penitenziarie.
In questa prima fase, ossia all’indomani del termine ultimo del corso di formazione, si potrebbe procedere nel seguente doppio binario:
1)assegnazione definitiva dei neo vice ispettori nelle sedi di servizio di provenienza, compatibilmente all’attuale dotazione organica, come prevede espressamente il bando di concorso, superando anche i limiti numerici del D.M. per le differenze di genere nello stesso Ruolo degli Ispettori;
2)assegnazione temporanea dei neo vice ispettori nelle sedi di servizio che l’Amministrazione ha necessità di implementare nella dotazione organica, indicando contemporaneamente la successiva sede di servizio desiderata dagli interessati, subordinando il periodo di permanenza in queste sedi alla successiva conclusione delle procedure concorsuali del prossimo corso di vice ispettori che dovrà essere emanato per gli effetti previsti nel decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95 (riordino delle carriere). In sostanza, in questo momento si assegnerebbero, in via provvisoria, i neo vice ispettori nelle sedi considerate strategiche per l’Amministrazione; in un secondo momento, gli stessi dovrebbero essere assegnati definitivamente nelle sede di servizio da loro indicate al termine dell’attuale corso di formazione, e il loro posto dovrebbe essere preso dai prossimi neo vice ispettori, verosimilmente quelli che parteciperanno al concorso di circa 800 unità, nella misura del 30% riservato agli esterni, cioè al personale non già appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, tutto ciò naturalmente senza intaccare la mobilità ordinaria.
Questa rappresenta per la Scriventi una soluzione che si caratterizza per elementi di ragionevolezza, contemperando le esigenze personali e le necessità dell’Amministrazione Penitenziaria, proposta che rimettiamo alla competente e autorevole valutazione della S.V. Ill.ma, al fine di dirimere la vexata quaestio che, siamo certi, Ella abbia la volontà e il desiderio di risolvere.
Nel restare a Sua disposizione per eventuali ulteriori approfondimenti, in attesa d’incontrarLa, l’occasione ci è gradita per rivolgerLe i più deferenti ossequi.
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ASSEGNAZIONE VICE ISPETTORI – Proposta unitaria delle OO.SS.
Dopo l’ennesima iniziativa con la quale il Capo del DAP ha inteso riunire un tavolo, pur se con la sola presenza di una O.S. – che rappresenta “forse” una quota del 5% – le scriventi Organizzazioni Sindacali desiderano sottoporre all’attenzione della S.V. una proposta sulla vicenda del corso per l’accesso alla qualifica di vice ispettore di Polizia Penitenziaria.
In premessa, esprimiamo l’assoluta contrarietà ad un irragionevole e precipitoso ampliamento dell’attuale dotazione organica del solo ruolo degli ispettori in determinate sedi di servizio. Tale modus operandi, a nostro giudizio, pregiudicherebbe il corretto funzionamento delle sedi che dovrebbero subire una diminuzione dell’odierna pianta organica degli ispettori per consentire al DAP il paventato incremento.
Un generale ampliamento ed una più armoniosa ridistribuzione complessiva delle risorse umane, invece, riteniamo dovrebbe maturare avuto riguardo a tutti i ruoli (agenti/assistenti, sovrintendenti, ispettori e commissari) e anche presso le sedi afferenti al DGMC, concretizzando un reale percorso che consenta un adeguato bilanciamento delle differenti posizioni funzionali in corrispondenza alle reali esigenze degli istituti penitenziari.
Fatta questa doverosa precisazione Le sottoponiamo quella che a nostro avviso potrebbe essere l’unica strada percorribile per “indennizzare” – seppur parzialmente – 971 neo vice ispettori, rispetto alle ingiustificate lungaggini ultradecennali dell’intera procedura concorsuale, nel contempo assicurando la migliore prosecuzione delle attività operative nelle strutture penitenziarie.
In questa prima fase, ossia all’indomani del termine ultimo del corso di formazione, si potrebbe procedere nel seguente doppio binario:
1)assegnazione definitiva dei neo vice ispettori nelle sedi di servizio di provenienza, compatibilmente all’attuale dotazione organica, come prevede espressamente il bando di concorso, superando anche i limiti numerici del D.M. per le differenze di genere nello stesso Ruolo degli Ispettori;
2)assegnazione temporanea dei neo vice ispettori nelle sedi di servizio che l’Amministrazione ha necessità di implementare nella dotazione organica, indicando contemporaneamente la successiva sede di servizio desiderata dagli interessati, subordinando il periodo di permanenza in queste sedi alla successiva conclusione delle procedure concorsuali del prossimo corso di vice ispettori che dovrà essere emanato per gli effetti previsti nel decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95 (riordino delle carriere). In sostanza, in questo momento si assegnerebbero, in via provvisoria, i neo vice ispettori nelle sedi considerate strategiche per l’Amministrazione; in un secondo momento, gli stessi dovrebbero essere assegnati definitivamente nelle sede di servizio da loro indicate al termine dell’attuale corso di formazione, e il loro posto dovrebbe essere preso dai prossimi neo vice ispettori, verosimilmente quelli che parteciperanno al concorso di circa 800 unità, nella misura del 30% riservato agli esterni, cioè al personale non già appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, tutto ciò naturalmente senza intaccare la mobilità ordinaria.
Questa rappresenta per la Scriventi una soluzione che si caratterizza per elementi di ragionevolezza, contemperando le esigenze personali e le necessità dell’Amministrazione Penitenziaria, proposta che rimettiamo alla competente e autorevole valutazione della S.V. Ill.ma, al fine di dirimere la vexata quaestio che, siamo certi, Ella abbia la volontà e il desiderio di risolvere.
Nel restare a Sua disposizione per eventuali ulteriori approfondimenti, in attesa d’incontrarLa, l’occasione ci è gradita per rivolgerLe i più deferenti ossequi.
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