C.P. NAPOLI SECONDIGLIANO – Trattamento di missione personale di polizia penitenziaria – Diritto al rimborso dei pasti (cosiddetto 100%) dopo le 8 ore o le 12 ore di missione
Egregio Provveditore,
con riferimento alla materia in oggetto, la scrivente O.S. intende segnalare alla S.V. il mancato rispetto delle direttive del Signor Capo Dipartimento emanate il 05.03.2015 con nota prot. GDAP 0077676.
Nello specifico risulta a questa O.S. che, dalla Direzione C.P. di Secondigliano, siano state impartite disposizioni contrastanti con le direttive anzidette, con conseguente nocumento economico nei confronti del personale in servizio presso il Nucleo Provinciale di Napoli. Ci viene riferito, infatti, che in caso di rientro in sede dopo un servizio di missione superiore alle 8 o alle 12 ore, la Direzione in argomento non autorizza il pagamento del cosiddetto 100% (rimborso pasto) se all’arrivo in sede la mensa ordinaria risulta aperta, in virtù di una lettura parziale e discutibile della citata disposizione del Capo Dipartimento. Alla luce di quanto sopra, si invita al S.V. a voler intervenire in merito al fine di ripristinare la
corretta applicazione delle disposizioni vigenti poiché oltre ad essere in contrasto con la circolare prot.
n. GDAP 0077676 del 05.03.2015, comportano un evidente danno economico al personale di polizia
interessato, al quale di fatto non viene rimborsato il pasto sulla base della dichiarazione richiesta dalla
vigente normativa.
A tal proposito si evidenzia che il riscontro esplicativo del D.A.P. sul quesito fatto dalla
Direzione della C.C. N.C. Rebibbia Roma (prot. GDAP 0073301 2011 del 21.02.2011 che, ad ogni buon
fine, si allega in copia), laddove al paragrafo 3 testualmente recita “Pertanto, in caso di mensa
aperta, al personale in servizio di missione spetterà il suddetto rimborso se: 3.1. ha
dichiarato le ragioni ostative alla consumazione del pasto; 3.2 ha superato le 8 o le 12
ore di servizio di missione”, consente il rimborso del pasto anche a mensa aperta e sempre se si
superano i tempi di cui sopra.
Pertanto, tenuto conto che il legislatore non ha voluto intendere cosa diversa da quella che è
stata scritta e ribadita dalla stessa Amministrazione Centrale, si rinnova la richiesta di autorizzare i
rimborsi di cui trattasi a prescindere dall’apertura o meno dellamensa ordinaria di servizio.
Certi dell’interessamento e della celere rivalutazione della posizione assunta dalla Direzione del
C.P. di Secondigliano, restiamo in attesa di un Vostro urgentissimo riscontro ad evitare ulteriore
danno al personale che con alto senso del dovere ed abnegazione quotidianamente assolve ai propri
compiti garantendo l’espletamento in sicurezza dei servizi di traduzione.
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
C.P. NAPOLI SECONDIGLIANO – Trattamento di missione personale di polizia penitenziaria – Diritto al rimborso dei pasti (cosiddetto 100%) dopo le 8 ore o le 12 ore di missione
Egregio Provveditore,
con riferimento alla materia in oggetto, la scrivente O.S. intende segnalare alla S.V. il mancato rispetto delle direttive del Signor Capo Dipartimento emanate il 05.03.2015 con nota prot. GDAP 0077676.
Nello specifico risulta a questa O.S. che, dalla Direzione C.P. di Secondigliano, siano state impartite disposizioni contrastanti con le direttive anzidette, con conseguente nocumento economico nei confronti del personale in servizio presso il Nucleo Provinciale di Napoli. Ci viene riferito, infatti, che in caso di rientro in sede dopo un servizio di missione superiore alle 8 o alle 12 ore, la Direzione in argomento non autorizza il pagamento del cosiddetto 100% (rimborso pasto) se all’arrivo in sede la mensa ordinaria risulta aperta, in virtù di una lettura parziale e discutibile della citata disposizione del Capo Dipartimento. Alla luce di quanto sopra, si invita al S.V. a voler intervenire in merito al fine di ripristinare la
corretta applicazione delle disposizioni vigenti poiché oltre ad essere in contrasto con la circolare prot.
n. GDAP 0077676 del 05.03.2015, comportano un evidente danno economico al personale di polizia
interessato, al quale di fatto non viene rimborsato il pasto sulla base della dichiarazione richiesta dalla
vigente normativa.
A tal proposito si evidenzia che il riscontro esplicativo del D.A.P. sul quesito fatto dalla
Direzione della C.C. N.C. Rebibbia Roma (prot. GDAP 0073301 2011 del 21.02.2011 che, ad ogni buon
fine, si allega in copia), laddove al paragrafo 3 testualmente recita “Pertanto, in caso di mensa
aperta, al personale in servizio di missione spetterà il suddetto rimborso se: 3.1. ha
dichiarato le ragioni ostative alla consumazione del pasto; 3.2 ha superato le 8 o le 12
ore di servizio di missione”, consente il rimborso del pasto anche a mensa aperta e sempre se si
superano i tempi di cui sopra.
Pertanto, tenuto conto che il legislatore non ha voluto intendere cosa diversa da quella che è
stata scritta e ribadita dalla stessa Amministrazione Centrale, si rinnova la richiesta di autorizzare i
rimborsi di cui trattasi a prescindere dall’apertura o meno dellamensa ordinaria di servizio.
Certi dell’interessamento e della celere rivalutazione della posizione assunta dalla Direzione del
C.P. di Secondigliano, restiamo in attesa di un Vostro urgentissimo riscontro ad evitare ulteriore
danno al personale che con alto senso del dovere ed abnegazione quotidianamente assolve ai propri
compiti garantendo l’espletamento in sicurezza dei servizi di traduzione.
DIRITTO AL RIMBORSO
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario